L’olio di Argan è anche conosciuto con l’affascinante appellativo di “oro liquido”, un nome che fa intuire le straordinarie proprietà di questo olio vegetale
La cute rappresenta l’organo spia dell’invecchiamento corporeo, anche perché è continuamente sotto i nostri occhi.
L’invecchiamento della pelle dipende dall’età, dal tipo di pelle, dal tempo di esposizione ai raggi solari e da fattori ormonali. Le precauzioni per mitigare il fenomeno dell’aging cutaneo sono:
• Corretto uso di detergenti
• Creme idratanti
• Schermi solari
• Alfa-idrossiacidi
• Dieta equilibrata
• Eliminazione del fumo
Al primo posto c’è la detersione. Un corretto uso dei detergenti cutanei può avere notevoli effetti sulla cute. I più comuni e più usati sono i tensioattivi anionici, cioè i normali saponi in barra. Essi, di basso costo, hanno un alto potere schiumogeno ed un ph alcalino. Tuttavia, oltre a rimuovere sporco, secrezioni e cellule morte, asportano anche il film idrolipidico con conseguente secchezza cutanea. I Syndet (detergenti sintetici) sono solidi o liquidi, hanno un basso potere schiumogeno, ph acido (simile a quello della pelle), contengono tensioattivi in quantità ridotta e sono ricchi di sostanze idratanti. I Syndet, quindi, sono da preferire ai normali saponi da parte di coloro che hanno una cute particolarmente secca e che si lavano spesso.
Le creme idratanti contengono quasi sempre glicerina ed urea ed hanno la funzione di trattenere l’acqua. Devono essere applicate maggiormente nelle zone fotoesposte (volto), senza trascurare di applicarle anche sul corpo dopo lavaggi frequenti. E’ fondamentale proteggere la cute in estate ed ancora maggiori precauzioni devono usare le persone dalla cute chiara. Bisogna evitare lunghe esposizioni ai raggi U.V. poiché gli U.V.B provocano eritemi cutanei, mentre gli U.V.A penetrano in profondità e possono danneggiare il derma [1].
Il peeling chimico è una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di sostanze chimiche ad azione caustica. Gli effetti di questa applicazione varia a seconda della concentrazione e del pH della sostanza. Sostanze blandi provocano un semplice sfaldamento dello strato corneo, mentre sostanze più aggressive determinano necrosi e infiammazione nei diversi strati dell’epidermide, del derma papillare o del derma reticolare.
Fra gli alfa-idrossiacidi il più conosciuto ed usato è l’acido glicolico che, a seconda delle concentrazioni, esercita un peeling dello strato corneo. Ha un effetto benefico nell’eliminazione delle macchie cutanee e nel ridurre le piccole rughe del volto. Molto importante è consigliare una dieta equilibrata, ricca di alimenti vegetali e di frutta, povera in grassi animali, in alcolici ed alimenti nervini.
Numerose piante medicinali possono essere utilizzate per ridurre le manifestazioni estetiche dell’invecchiamento ( [2], [3], [4], [5]).
Esaminiamo i principi più incisivi e documentati ([6], [7]):
Broussonetia papyrifera (Gelso di carta)
Contiene un benzediolo che inibisce la sintesi di melanina. Tuttavia è irritante (al pari dell’acido benzoico) per cute, occhi e mucose. Se ne sconsiglia l’uso in soggetti con cute disreativa, con fitotipo chiaro o atopici.
Camelia sinensis kuntze (Thè verde)
I suoi componenti tannici inibiscono la tirosinasi e contrastano efficacemente il trasporto di melanosomi maturi dai melanociti ai cheratinociti. Tuttavia, come altri principi ricchi in tannino, va evitato su cute con precancerosi (cheratosi solare, ad esempio). Secondo studi cinesi non controllati associato, per via topica, al Ganoderma lucidum (Reishi), ha un’azione schiarente più vigorosa.
Oryza sativa (Riso)
La pula di riso è ricca di acido fitico. Questo estere esafosforico dell’inositolo è un vitamininoide che deve la sua azione alle proprietà sequestranti sui metalli pesanti (Fe-Cu) necessari come cofattori per la tirosinasi. Attualmente si usa in prodotti cosmetici contenti estratti della seta, ricca in sericina, dotata di vigorosa azione antiossidante.
Salix alba (Salice)
Contiene acido salicilico che inibisce la tirosinasi, la ialuronidasi e la formazine di speci attive dell’ossigeno. E’ utile negli spot senili e nelle forme flogistiche post-infiammatorie.
Zinziber aramaticum (Zenzero)
I derivati sesquioterpenici bloccano la sintesi di melanina. Va usato a bassissime concentrazioni per la sua elevata azione irritante e revulsivante. Lo si sconsiglia in soggetti con quadri o tendenza eritrosica o rosaceiforme. Secondo Fauron e Moatti ([8]) sono molto utili, per via generale, infusi semplici di Genziana (30 g di radice infusi per 15 minuti in un litro d’acqua), Betulla (50 grammi di scorza infusi per 15 minuti in un litro di acqua) Tarassaco (50 grammi di fiori infusi per 20 minuti in un litro di acqua), da assumere a mesi alterni e due volte al giorno.
L’Argania spinosa
Tra i rimedi topici particolare interesse suscita attualmente l’olio di Argane (o Argan). Estratto dai frutti di un albero secolare (l’Argania spinosa, che cresce solo nel sud del Marocco, da un triangolo di terra che comprende le città di Essaouira, Agadir e Taroundant. E’ utilizzato per le sue numerose virtù (le drupe, simili ad olive, sono commestibili, molto apprezzate come alimenti dalle capre e dalle popolazioni Berbere) anche nell’ambito della cosmesi grazie all’impiega di materie prime a basso impatto ambientale ([9]).
L’ALBERO
La pianta da cui provengono le noci con le quali si produce l’olio di Argan, l’Argania Spinosa, è un albero dai rami spinosi alto fino a 10 metri che, grazie alle sue particolari caratteristiche, ben si adatta al clima arido della zona. La sua sagoma è molto caratteristica: la chioma arrotondata è sostenuta dal tronco corto formato da più parti intrecciate tra loro. Non di rado si vedono animali come le capre che si arrampicano su di esso per andare a mangiare le foglie. Il frutto è una drupa la cui lunghezza è di circa 30 mm che contiene una noce estremamente dura. Quando è matura il suo colore risulta giallo – bruno. La noce contiene fino a tre semi chiamate mandorle di argan.
IL RACCOLTO
Il lavoro di raccolta delle mandorle avviene ancora manualmente nei mesi di giugno e luglio: una volta secco il frutto cade a terra e viene raccolto dalle donne che poi saranno protagoniste della lavorazione.
LO SGUSCIAMENTO
Una volta raccolti i frutti le donne aprono una per una le noci attraverso l’utilizzo di due pietre: quella più grande fa da incudine mentre la più piccola fa da martello. È incredibile vedere la velocità con la quale queste donne berbere riescono ad aprire centinaia e centinaia di noci in pochissimi minuti.
LA SPREMITURA TRADIZIONALE O MECCANICA
Una volta aperte le noci ed estratto il nocciolo si passa alla fase della spremitura che avviene in maniera tradizionale o meccanica.
Con il METODO TRADIZIONALE la macinazione avviene con una pietra azionata manualmente dalle donne. Per ottenere l’Olio si aggiunge dell’acqua che produce una pasta contenente il 50% di Olio di Argan. La lavorazione manuale dell’impasto implica circa due ore al termine della quale si ottiene il prezioso Olio. Questo tipo di lavorazione da la possibilità di ricavare da 100 kg di noci 2 kg di Olio di Argan.
Con il METODO MECCANICO da 100 kg si ottengono 3,25 kg del prezioso prodotto riducendo di 4 volte il tempo di lavorazione. Non utilizzando l’acqua per questo tipo di lavorazione l’olio si conserva più a lungo. È, inoltre, dimostrato che l’estrazione eseguita con i metodi moderni ed industriali, tramite pressa, non altera né la composizione chimica, né le caratteristiche fisico-chimiche di questo preziosissimo olio. (Journal of Agricultural and Food Chemistry (impact factor: 2.47). 04/2005; 53(6):2081-7).
L’OLIO DI ARGANE È L’OLIO PIÙ RARO DEL MONDO: per ottenere 1 litro di olio è necessaria la produzione di circa 6 alberi di Argania spinosa, i cui frutti vengono utilizzati da millenni per le loro numerose virtù [10].
Studi scientifici hanno dimostrato che l’olio di Argan contiene un’elevatissima dose di acidi insaturi e di vitamina E che gli conferiscono proprietà idratanti, nutritive e protettrici dalle aggressioni esterne ([11], [12], [13]). Ricco di antiossidanti, se usato costantemente, neutralizza i radicali liberi ([14]), riattiva le funzioni vitali delle cellule e attenua di conseguenza la comparsa delle rughe. L’olio di Argane, inoltre, agisce sul tono muscolare che è coinvolto nei fenomeni di aging del viso.
Grazie al suo straordinario effetto, l’olio di Argan viene tradizionalmente utilizzato dai berberi del Marocco in molti modi a scopo terapeutico: sia che si tratti di curare disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci o circolatori, sia che si tratti di disinfettare e curare le ferite. Viene utilizzato anche come integratore alimentare naturale e come trattamento esterno. Nella medicina classica, l’olio di Argan è famoso per la cura di viso e corpo in caso di acne e brufoli, per ridurre gli arrossamenti e il prurito dovuti a dermatite atopica, eczema e psoriasi. La pelle malata col film idrolipidico danneggiato trae beneficio dall’ampia gamma di acidi grassi di questo fantastico olio e contribuisce alla sua guarigione.
In campo cosmetico questo olio eccezionale è impiegato per la cura quotidiana della pelle secca con film idrolipidico danneggiato. La funzione protettiva propria della pelle viene ottimizzata e rigenerata a lungo. L’olio di Argan è indicato soprattutto per la cura del viso. La grande quantità di antiossidanti e di vitamina E contenuta rallentano il processo di invecchiamento cutaneo e rappresentano un vero elisir di bellezza per il vostro viso.
I MILLE USI DELL’OLIO DI ARGAN PER IL CORPO
L’olio contiene oltre 100 sostanze preziose, che lo rendono un potente antiossidante. È un olio di bellezza naturale che ritarda il processo di invecchiamento, idrata e migliora l’elasticità e la fermezza della pelle. L’olio di Argan è il segreto per accelerare la crescita dei capelli e ripristinare la loro lucentezza naturale. Perfetto per tipi di pelle secca, sensibile, matura, soggetta all’acne e danneggiata. Oltre a questo, l’olio di Argan è un siero efficace per viso e occhi.
L’olio di Argan ha anche proprietà emollienti e rassodanti, utili per mantenere sempre tonica la pelle di tutto il corpo. Spesso usato in combinazione con l’olio di mandorle dolci, l’oro liquido del Marocco può aiutare a prevenire e trattare le tipiche smagliature della gravidanza oppure a contrastare l’eccessivo rilassamento cutaneo nelle fasi post dimagrimento. Per il suo effetto lenitivo e idratante è spesso scelto per calmare le irritazioni dopo la depilazione o l’epilazione, ma anche per trattare eczemi, arrossamenti, eritemi solari o scottature. Applicato sui capelli, l’olio di Argan riesce a rafforzarne la struttura e contrastare fragilità e secchezza. Un vero toccasana per capelli sfibrati e stressati per via del clima o dei trattamenti beauty troppo aggressivi, come il frequente uso di piastre, phon troppo caldi o tinture. Idrata a fondo le chiome aride e il cuoio capelluto secco e riesce anche a mantenere i capelli ricci sempre morbidi e privi del fastidioso effetto crespo.
Poche gocce di olio di Argan curano e rinforzano unghie e cuticole, ma possono essere sfruttate anche per rilassanti massaggi corpo, sia a caldo che a freddo. L’olio di Argan, infatti, si assorbe facilmente e non lascia tracce sulla pelle, prestandosi alla perfezione per trattamenti distensivi ai muscoli tesi e contratti, ma anche semplicemente per massaggi relax.
Fonte: La Mandorla, Fogli elettronici di medicina tradizionale e non convenzionale, Anno XI, n.43.
Bibliografia
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[3] Chang R.C., So K.F. Use of Anti-aging Her- bal Medicine, Lycium barbarum, Against Aging-associated Diseases. What Do We Know So Far? Cell. Mol. Neurobiol., 2007, 21: 100-105.
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