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Benralizumab riduce esacerbazioni di Bpco in pazienti che hanno anche asma

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Benralizumab ha ridotto il tasso di esacerbazioni di Bpco in pazienti con asma e Bpco dopo 1 anno. Queste le conclusioni di uno studio di coorte

Benralizumab ha ridotto il tasso di esacerbazioni di Bpco in pazienti con asma e Bpco dopo 1 anno. Queste le conclusioni di uno studio di coorte presentato al congresso annuale  dell’American College of Allergy, Asthma & Immunology (ACAAI2023), tenutosi ad Anaheim, in California (Usa).

Disegno dello studio
In questo studio di coorte retrospettivo presentato al congresso, i ricercatori hanno preso in esame i dati relativi a 1.406 pazienti di età pari o superiore a 12 anni con asma e Bpco, provenienti da un database di richieste di rimborso per prescrizioni farmaceutiche relative al periodo novembre 2016-giugno 2020, allo scopo di determinare la l’efficacia di benralizumab nel modificare il tasso di esacerbazioni di Bpco 12 mesi dopo l’inizio del trattamento rispetto a 12 mesi prima del trattamento.

Della coorte totale, 797 pazienti (età media, 60,91 anni; 62,4% donne) erano andati incontro ad  almeno una esacerbazione di Bpco prima di essere trattati con benralizumab, mentre un numero inferiore di pazienti aveva sperimentato almeno due episodi di esacerbazione di Bpco prima di iniziare il trattamento (n = 379; età media, 62,07 anni; 60,2% donne).

La comorbilità più frequente nella popolazione complessiva dello studio (dopo la Bpco) era rappresentata dall’ipertensione (62,2%), seguita da iperlipidemia (45,9%), disturbi mentali (44,2%) e rinite allergica (42%).

Risultati principali
Nella valutazione della coorte in toto, i ricercatori hanno riscontrato che il tasso di esacerbazioni di Bpco si era ridotto del 51% se si confrontavano i tassi di 1 anno dopo benralizumab con quelli di 1 anno prima di benralizumab (0,59 per persona-anno vs. 1,21 per persona-anno; P < 0,001).

In particolare, anche il tasso di esacerbazioni di Bpco si è ridotto un anno dopo rispetto a prima di benralizumab in ambito ospedaliero (riduzione del 42%), in Medicina d’Urgenza (riduzione del 53%) e in ambito ambulatoriale (riduzione del 54%).

Considerando il gruppo di pazienti che erano andati incontro ad  almeno un episodio di esacerbazione di Bpco prima di iniziare il benralizumab, i ricercatori hanno osservato una diminuzione del 60% del tasso di esacerbazioni di Bpco dopo il trattamento (2,13 per persona-anno vs. 0,86 per persona-anno; P < 0,001).

Una riduzione leggermente superiore del tasso di esacerbazioni è stata riscontrata nel gruppo di pazienti che aveva sperimentato almeno due esacerbazioni di Bpco prima del trattamento con benralizumab, con una riduzione del 62% (3,37 per persona-anno vs. 1,28 per persona-anno; P < 0,001).

Analogamente a quanto osservato nella coorte in toto, entrambi i gruppi con precedenti esacerbazioni di Bpco hanno registrato un calo significativo del tasso di esacerbazioni 12 mesi dopo il trattamento in regime di ricovero, in Medicina d’Urgenza e in ambulatorio.

I ricercatori hanno ulteriormente stratificato i pazienti con almeno una riacutizzazione prima di essere trattati con benralizumab in base al loro livello di eosinofili e hanno riscontrato tassi maggiori di riduzione delle riacutizzazioni di Bpco tra quelli con conte di eosinofili pari o superiori a 150 cellule/µL (n = 142), con una riduzione del 62%, rispetto a quelli con conte inferiori a 150 cellule/µL (n = 62), che hanno mostrato una riduzione del 47%.

Tra i soggetti con conte di eosinofili pari o superiori a  300 cellule/µL (n = 96), i ricercatori hanno riscontrato una riduzione del 68% delle esacerbazioni di Bpco, maggiore rispetto alla riduzione del 49% osservata nel gruppo con livelli di eosinofili inferiori a 300 cellule/µL (n = 108).

Limiti e conclusioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno comunque sottolineato la necessità di prendere questi dati con cautela, alla luce di alcune limitazioni esistenti nello studio quali la mancanza di un braccio di controllo per aggiustare i cambiamenti temporali e l’impossibilità di intercettare la somministrazione di dosi gratuite di benralizumab dai dati delle richieste di rimborso di prescrizioni farmaceutiche.

Ciò premesso, dopo l’inizio del trattamento con benralizumab sono state osservate riduzioni significative e consistenti delle esacerbazioni di Bpco tra i pazienti in toto affetti da asma e Bpco in comorbilità e quelli con precedenti esacerbazioni di Bpco.

Bibliografia
Carstens D, et al. Benralizumab is effective in reducing copd exacerbations in patients with asthma and concomitant COPD. Abstract P103. Presented at: ACAAI Annual Scientific Meeting; Nov. 9-13, 2023; Anaheim, California.

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