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Sicurezza per strada o al lavoro: COYZY è molto più di una App

COYZY

COYZY attraverso un kit digitale di strumenti e servizi, contribuisce a prevenire situazioni di pericolo e casi di violenza in molteplici contesti

Migliorare la vita delle persone aumentando il loro senso di sicurezza e contribuendo a prevenire situazioni di rischio o di pericolo in molteplici contesti, per strada, nei luoghi di lavoro, a scuola, in famiglia, e a sviluppare una società più sicura.

È questo l’obiettivo di COYZYl’app gratuita, semplice e innovativa scaturita dall’intuizione di due professionisti del ramo digitale e assicurativo, Marco Nari e Luca Piras, supportati da Alessandra Nicolosi, formatasi nell’ambito delle scienze mediche e farmaceutiche, che insieme hanno ideato un kit digitale di strumenti e servizi capace di unire in un’unica community i cittadini e tanti altri attori coinvolti: molto più di un’app, una vera e propria azione collettiva e culturale per prevenire atti di violenza diffusa e di genere, bullismo e mobbing, prevenire o soccorrere in caso di incidenti sul lavoro e in altri luoghi, situazioni di forte stress, depressione, perdita dell’orientamento e comportamenti devianti e suicidari.

COYZY è di fatto la prima community creata “dalle persone” e “per le persone” che interviene su scala nazionale attraverso una fitta rete di SafePoints, postazioni di primo soccorso a cui un soggetto può fare riferimento in caso di emergenza e ogni qualvolta avverta una minaccia alla propria sicurezza, grazie al coinvolgimento di molteplici attori, quali istituzioni pubbliche (come Comuni e parrocchie) e private, imprese ed enti del terzo settore, organizzazioni professionali e associazioni, università e istituti superiori, ma anche i cittadini stessi, commercianti, studenti, lavoratori, pensionati, ecc. Oltre alla mappa dei Safepoints riportata nella sezione dedicata, l’app COYZY opera attraverso tante altre funzioni tra cui: il pulsante SOS, che lancia un allarme con geolocalizzazione alla community nel raggio di 500 metri e alle persone più fidate senza limite chilometrico, con registrazione video e audio come prova e riferimento per un eventuale pronto intervento; una sezione di training, con i consigli degli esperti per individuare e fronteggiare momenti di pericolo; l’elenco degli “Angels”persone fidate con cui rimanere in contatto per sentirsi al sicuro; uno “sfogatoio”, cioè uno spazio dove esprimere sensazioni, riflessioni, pensieri ed emozioni senza essere giudicati; infine una sezione per il “supporto” dove è possibile avere un primo approccio gratuito con psicologi e psicoterapeuti e dove poter seguire un programma di incontri mirati alla risoluzione del problema.

Costituita formalmente nel 2022, la startup COYZY ha seguito i percorsi di incubazione di Murate Idea Park a Firenze e  Make a Cube a Milano (dove ha sede), oltre a quello di accelerazione con StartupBootCamp in collaborazione con Fin+Tech e finanziato da Cassa Depositi e Prestiti (primo investitore che ha creduto nel progetto) e Digital MagicsOggi COYZY può contare su più di 700 utenti che hanno già scaricato l’app e sono entrati a far parte della community, 10 psicologi coinvolti nel progetto, un team di 8 professionisti, equamente divisi tra donne e uomini, 3 partner privati che hanno già aderito (Break the Silence Italia – Associazione di promozione sociale contro la violenza sessuale e di genere, ProLaw, studio legale a Roma, e Seedble, PMI innovativa del gruppo Symphonie Prime cofinanziata dall’Unione Europea), 4 città italiane con SafePoints in fase di implementazione (Firenze, Roma, Torino e Milano) e una collaborazione con il Politecnico di Torino, dove già molti studenti hanno potuto conoscere gli ideatori e collaborare allo sviluppo dell’app. Attualmente sono anche in corso dialoghi con realtà multinazionali nel settore tecnologico, della consulenza e della mobilità urbana e con i Ministeri degli Esteri, dell’Interno e del Turismo. Importanti e continue su tutto il territorio anche le interazioni con realtà come Codice Rosa, per approfondire la comprensione dei fenomeni di violenza e dei subdoli aspetti che assumono nell’era digitale e cross-generazionale.

Non possiamo continuare a pensare che il fenomeno della violenza, in ogni suo aspetto e declinazione, si possa affrontare intervenendo solo nel momento dell’emergenza. Serve più di tutto agire concretamente sulla prevenzione e sui processi culturali che stanno alla base di certi comportamenti. La missione di COYZY è proprio quella di adottare strategie di prevenzione e prima ancora culturali per fornire alle persone strumenti pratici che le facciano sentire parte di una community in cui condividere gli stessi valori. Solo con questo approccio le persone non si sentiranno più sole in certi contesti a rischio o davanti a situazioni di pericolo reale”. Dichiara Marco Nari, CEO di COYZY.

Non vogliamo sostituirci alle forze dell’ordine, vogliamo piuttosto creare un ecosistema di attori e strumenti che contribuisca ad aumentare il senso di sicurezza individuale e sociale. A questo proposito COYZY vuole essere una chiamata all’azione generale, un invito a unirsi per costruire una società più sicura. Assistiamo a grandi momenti di partecipazione pubblica, come durante lo scorso 25 novembre nella Giornata contro la violenza sulle donne, ma è arrivato il momento di passare ai fatti, con soluzioni condivise e impegni tangibili. Proprio perché ci indigniamo di fronte ai numeri sconcertanti dei casi di violenza abbiamo realizzato COYZY e crediamo fortemente che possa rappresentare un contributo significativo e concreto per le migliaia di persone coinvolte ogni anno”. Aggiunge Luca Piras, CFO di COYZY.

Durante la pandemia, dopo aver subito un brutto episodio di molestia, ho fatto partire una campagna di crowdfunding per realizzare un’app con lo scopo di fornire supporto psicologico gratuito alle donne vittime di molestie psicologiche e non solo. Ecco come sono entrata in contatto con COYZY, la cui mission è quella di inserirsi e radicalizzarsi col tempo nelle buone pratiche della vita di ogni cittadino, alleggerendolo dal peso di essere solo e indifeso davanti a situazioni di pericolo”. Conclude Alessandra Nicolosi, COO di COYZY.

Questi i numeri dei fenomeni sociali in Italia legati alla sicurezza della persona che COYZY intende contribuire a ridurre e potenzialmente ad abbattere: 330 omicidi volontari consumati, rilevati e denunciati dalle forze di polizia nel corso del 2023 (Fonte: Istat) di cui 120 femminicidi+40% delle violenze sessuali nell’arco degli ultimi dieci anni (2023 rispetto al 2013) e +16% le violenze sessuali denunciate (Fonte: Consuntivo della Direzione centrale della polizia criminale); un vero e proprio boom di alcuni tipi di reati alla persona da parte di minorenni (denunciati e arrestati): +53,8% attentati, +35,3% omicidi volontari, +65% tentati omicidi, +33,8% lesioni, +50% percosse, ecc; il 7,4% degli italiani dai 18 anni in su è stato vittima di stalking, ossia di persone che le abbiano perseguitate con telefonate e messaggi ripetuti, appostamenti o pedinamenti, minacce, insulti ripetuti o con la diffusione di affermazioni diffamatorie oppure oltraggiose sul proprio conto (Fonte: Rapporto Italia 2022 di Eurispes); circa un milione e mezzo i lavoratori italiani vittime di mobbing su 21 milioni di occupati (Fonte Ispesl – Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro).

COYZY significa “insieme” e intende rappresentare l’intera comunità, perché “insieme è più semplice” e “insieme si è più forti” in caso di pericolo.

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