Anticipato dai singoli “Pyroxene” e “Supreme Soft P*rn”, si compie il viaggio cosmico di Roxenne, tanto intrigante quanto catartico
Online l’EP “Pyroxene”, debutto discografico sulla media distanza della cantautrice polistrumentista parmigiana Roxenne, al secolo Rebecca Magri. Con “Pyroxene”, Roxenne ci invita nelle sue intime esperienze, osservate attraverso una lente allucinatoria con cui vuole esorcizzare i propri demoni attraverso la catarsi psichedelica per arrivare ad una più profonda conoscenza di sé. Questo viaggio cosmico è caratterizzato da armonie ipnotiche e testi che fanno trapelare vulnerabilità: una via di fuga nell’intimità trasfigurata dallo spazio cosmico.
Roxenne, traendo ispirazione dalle delicate voci di Lana Del Rey e Beth Gibbons, unite all’ipnotico acid rock di band come Black Rebel Motorcycle Club, Black Angels e Tame Impala, riesce ad esprimere abilmente le proprie istanze in paesaggi sonori atmosferici contrappuntati da chitarre pungenti e sintetizzatori concitati. La sua voce, dolce e armoniosa, scivola sopra tappeti onirici conducendo l’ascoltatore nei più reconditi meandri della sua mente.
I singoli “Pyroxene” e “Supreme Soft Porn Meditation For Young Space Soldiers” esemplificano l’approccio ispirato alla fantascienza di Roxenne. I loro ritmi quasi trance e le loro melodie lussureggianti fanno viaggiare nell’iperspazio. Eppure, al di sotto della superficie sognante, si celano testi introspettivi che elaborano ricordi dolorosi. Tracce come “Savoir-faire” e “Chimismo” si tuffano in un territorio emotivo cupo, con parti strumentali dinamiche che possono rievocare il miglior rock alternativo italiano.