Il Codacons denuncia l’influencer Giulia Nati per le foto che la ritraggono con una serie di borse Hermes collegate a delle flebo in una sala ospedaliera
Il Codacons ha presentato oggi un esposto ad Agcom e Antitrust, nonché una istanza a Instagram, contro le immagini pubblicate dall’imprenditrice digitale Giulia Nati che la ritraggono con una serie di borse Hermes collegate a delle flebo in una sala ospedaliera che evoca una terapia intensiva.
L’immagine è chiara ed è quella di chi è gravemente malato ed è ricoverato in un ambiente di rianimazione – scrive il Codacons nella denuncia – Mascherina dell’ossigeno sul volto, occhi chiusi a simulare uno stato di incoscienza, il rumore dei macchinari ospedalieri in sottofondo e una flebo collegata a borse di lusso. Una foto non solo inopportuna e fuori luogo, ma anche vergognosa, offensiva, inaccettabile. Una forma di violenza a tutti gli effetti, condivisa sul web per massimizzarne l’impatto.
Una condotta quella di Giulia Nati che comporta una forma di violenza verso gli ammalati (in primis di cancro) e verso i parenti che vedono un loro caro in un letto di rianimazione.
Per tali motivi il Codacons ha presentato formale esposto chiedendo ad Agcom e Antitrust di intervenire sanzionando le condotte dell’influencer, e ad Instagram di provvedere al blocco e all’oscuramento immediato del profilo di Giulia Nati.
All’azienda Hermes il Codacons ha invece chiesto di prendere posizione formale sulla foto, chiarire si vi è un rapporto di sponsorizzazione e o comunque di condivisione e per l’effetto intervenire affinché all’interno dei social vengano garantite sempre ed in ogni circostanza le norme sulla pubblicità indiretta e occulta ma prima ancora la tutela della dignità umana, delle persone che soffrono, delle famiglie che assistono il malato e del personale medico e sanitario che giornalmente vive i drammi delle terapie intensive.