Oipa protesta per il possibile abbattimento dell’orso M90, che fu investito il 14 ottobre scorso sulla strada statale 42 all’altezza di Mezzana
Se l’orso fa l’orso la Provincia autonoma di Trento (Pat) ha un riflesso condizionato: abbatterlo. Questo accade nell’Italia del 2024 e, purtroppo, non in un film western. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), alla notizia che la Pat intende “perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento” di un esemplare, identificato in M90, radiocollarato lo scorso settembre, lo stesso giovane orso che fu investito il 14 ottobre sulla strada statale 42 all’altezza di Mezzana.
Secondo quanto affermato dalla Pat, M90 avrebbe inseguito per 800 metri una coppia di escursionisti lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè e sarebbe un esemplare problematico “oggetto di numerosi tentativi di dissuasione anche nello scorso anno”.
L’Oipa fa notare che nel sito della Provincia dedicato al monitoraggio dei grandi carnivori M90 è indicato come responsabile di un danneggiamento a una recinzione agricola e a un cassonetto dell’organico in Val di Sol. Tutto qui, niente di più.
L’associazione, a difesa di questo ulteriore attacco a un plantigrado da parte della Provincia guidata da Maurizio Fugatti, metterà in campo, come sempre, tutti gli strumenti a sua disposizione e chiederà nelle prossime ore l’accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda.
L’Oipa ricorda infine – se mai ve ne fosse bisogno – che la Giunta Fugatti continua a non mettere in campo alcuna azione di prevenzione in grado di permettere una serena convivenza tra i grandi carnivori, residenti ed escursionisti, come dovrebbe fare un’Amministrazione responsabile.