Irrequieti o in lotta, insoddisfatti e comici, i personaggi di McInerney sono colti nel momento in cui le vecchie e rassicuranti certezze non esistono più
Accanto al familiare mondo dell’autore affollato di droghe, celebrità e battute affilate, in questi dieci racconti il lettore troverà un’umanità sorprendentemente varia che sembra agli antipodi del sogno americano. Una prostituta transessuale riceve una avance imprevista dal proprio padre; un senatore del Congresso mette a repentaglio la sua carriera per le troppe infedeltà coniugali; due giovani innamorati trascorrono insieme il Natale sotto l’effetto di sostanze psicotrope molto differenti. E poi medici tossicomani, fumatori incalliti, coppie in crisi e uomini abbandonati dall’amante. Storie che hanno in comune una costante: irrequieti o in lotta, insoddisfatti e comici, i personaggi di McInerney sono colti nel momento in cui le vecchie e rassicuranti certezze non esistono più e nessuno di loro può dirsi sicuro del posto che occupa nel mondo.
Nato a Hartford, Jay Mcinerney Connecticut, nel 1955, vive a New York. Allievo di Raymond Carver, si è imposto giovanissimo come l’enfant prodige della letteratura americana con Le mille luci di New York che impressionò critica e pubblico per la cruda descrizione della tossicodipendenza e l’originale stile di scrittura in seconda persona. Tra gli altri suoi libri, tutti pubblicati da Bompiani: L’ultimo scapolo, Riscatto, L’ultimo dei Savage, Professione: Modella, Nudi sull’erba, Si spengono le luci, Good Life, I piaceri della cantina. La luce dei giorni è il suo ultimo romanzo.