“Valle d’Aosta: I carnevali raccontano la storia”, al centro della puntata di “Origini” su Rai 2 con i conduttori Francesco Gasparri e Valentina Caruso
Nella puntata di “Origini”, in onda domenica 4 febbraio su Rai 2 alle 15.00, dal titolo “Valle d’Aosta: I carnevali raccontano la storia”, i conduttori Francesco Gasparri e Valentina Caruso andranno alla riscoperta della Valle d’Aosta proprio grazie ai suoi variopinti carnevali. L’idea portante è di raccontare i diversi periodi storici della Valle d’Aosta sia attraverso i monumenti e le vestigia archeologiche che attraverso i carnevali che si ispirano a ciascun periodo storico, come fossero le due facciate di una stessa pagina.
Si comincia con l’epoca romana, in cui Aosta fu fondata con il nome di Augusta Pretoria Salassorum: Valentina Caruso sarà guidata dall’archeologa Cinzia Joris in un viaggio all’indietro nel tempo scandito dai tanti monumenti che raccontano le origini romane della città, dall’Arco di Augusto alla Porta Pretoria, fino ai magnifici resti dell’Anfiteatro e al suggestivo Criptoportico.
Francesco Gasparri invece si troverà sull’antico ponte romano di San Martino che dà il nome al paese di Pont Saint Martin, per la cerimonia de “l’appesa del diavolo”: si tratta dell’atto d’inizio del Carnevale, ambientato in epoca romana, che celebra l’antica leggenda secondo cui il ponte (che in realtà fu edificato sotto l’Impero di Augusto) venne costruito in una sola notte dal diavolo, “raggirato” a fin di bene da San Martino.
Il racconto proseguirà poi con l’epoca medioevale, altro periodo storicamente ricco, come testimoniano le Chiese ed i numerosi Castelli della Valle d’Aosta: Valentina andrà alla scoperta della Chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso, uno scrigno che custodisce meravigliosi affreschi nel sottotetto e ha accanto il Priorato di Sant’Orso, elegantissima residenza di rappresentanza, voluta da Giorgio di Challant tra la fine del 1400 e i primi anni del 1500.
Francesco, invece, sarà avvolto dall’atmosfera incantata del Castello di Fenis, il più fiabesco e suggestivo castello della Valle D’Aosta.
L’epoca medioevale si chiuderà con il Castello di Verrès, per rievocarne tra comparse in costume il Carnevale medioevale, in cui si celebra la figura della contessa Caterina di Challant, una femminista ante litteram amatissima dal popolo. Valentina si farà narrare le tradizioni e i riti del Carnevale da una Caterina in costume e dalla nuova Caterina, rigorosamente in borghese.
E infine, dal Forte di Bard, imponente fortezza medioevale, Francesco racconterà l’assedio da parte delle truppe napoleoniche nel maggio del 1800, in cui un numero limitato di soldati austriaci e piemontesi resistette per due lunghe settimane prima di arrendersi con l’onore delle armi. La memoria della campagna di Napoleone e delle scorribande del suo esercito ha dato vita ai Carnevali della Coumba Freida, i più diffusi della Valle d’Aosta, perché si celebrano in tutta la Valle del Gran San Bernardo.