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Coaching in azienda: l’approccio vincente nell’era del cambiamento

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L’importanza del coaching in azienda con la transizione da una concezione del lavoro denarocentrica ad una concezione del lavoro e dell’impresa benesserecentrica

In Italia il mercato del coaching, nel corso degli ultimi anni, sta crescendo. Non solo le aziende, ma anche le singole persone cercano il supporto di un life coach per migliorare la propria qualità della vita sia in ambito personale che professionale.

Questa disciplina, presente negli Stati Uniti già negli anni ’60, a partire dagli anni ’90 si è diffusa anche nel Belpaese. Secondo PwC, a fine 2022 il settore del coaching ha raggiunto un valore di 20 miliardi di dollari nel mondo. Anche il Global Coaching Study 2023 di ICF, International Coaching Federation, certifica che, sempre nel 2022, il numero dei coach ha superato in tutto il mondo quota 100.000, pari ad un aumento del 54% rispetto al 2019, mentre, nell’Europa dell’Ovest, si registra un più 51%. La tariffa media per un’ora di coaching nel vecchio Continente è di 277 dollari, mentre il numero di coach che vi opera è di 30.800.

Con l’avvento dello smart working e dell’e-learning, il ruolo del coach si è evoluto, emergendo nel panorama digitale. I professionisti che eccellono oggi sono quelli capaci di destreggiarsi abilmente tra le varie piattaforme web e social, distinguendosi per competenza e versatilità. Questa era digitale richiede coach non solo costantemente aggiornati, ma anche specializzati in settori specifici: dai life coach, che migliorano la vita personale, ai coach aziendali, che ottimizzano le dinamiche interne, fino a quelli dedicati a target specifici come adolescenti o anziani, ciascuno con un focus su aspetti diversi della crescita e del benessere.

In ambito aziendale, si evidenzia sempre più l’importanza di migliorare lo spirito di gruppo e l’engagement. L’uso di valutazioni psicometriche per rafforzare la comunicazione e la collaborazione all’interno dei team si sta dimostrando fondamentale.

Inoltre, soprattutto nel settore sanitario, c’è un interesse crescente per i coach che si specializzano nella prevenzione e nel recupero dal burnout di medici, infermieri e oss, utilizzando tecniche di mindfulness. Questo approccio diversificato per categorie, naturalmente, consente al singolo professionista di distinguersi tra i competitor.

Tra i nomi di spicco nel panorama del coaching nazionale e internazionale, Accademia Crescita Personale Meritidiesserefelice, fondata da Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, si distingue per la sua visione unica nel coaching aziendale. Con anni di esperienza e specializzazione negli Stati Uniti, questi mindset coach enfatizzano l’importanza di obiettivi chiari e misurabili.

“In un’epoca digitale che continua a ridisegnare il panorama aziendale, la specializzazione e l’approfondimento tecnologico diventano i pilastri portanti del coaching di successo”, afferma Alessandro Da Col. “Adottiamo una metodologia centrata su obiettivi definiti e quantificabili, essenziali per lo sviluppo personale e professionale. Favoriamo una cultura aziendale che sa adattarsi e reagire, fondamentale in un mondo in rapido cambiamento. Il lavoro ormai si intreccia con l’identità personale, ma è cruciale mantenere un equilibrio: il coaching ci aiuta a differenziare e bilanciare gli aspetti lavorativi e personali, permettendo di realizzarsi pienamente senza che uno invada l’altro”.

Il co-fondatore Alessandro Pancia enfatizza l’importanza di una mentalità rivolta alla crescita globale dell’individuo. “Valorizziamo il benessere integrale per costruire team coesi e produttivi. Oltre al guadagno, le persone cercano di appartenere e fare la differenza nel loro ambiente di lavoro. Riconosciamo quindi la necessità per le aziende di evolversi, non solo con salari e benefit, ma sviluppando un ambiente che valorizzi ogni dipendente come parte di un obiettivo comune.

In questo contesto, la coerenza aziendale e il rispetto diventano fondamentali, così come l’ascolto delle esigenze del personale per promuovere un’autentica comunità aziendale. Il nostro obiettivo è di potenziare l’empowerment, consentendo ai dipendenti di esprimersi e crescere, e di sentirsi parte di qualcosa che supera il mero aspetto economico, mantenendo però chiara la struttura organizzativa”.

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