I Botanici pubblicano un disco tanto rappresentativo dell’evoluzione del combo beneventano da prendere il nome stesso della band
In uscita in formato digitale e prossimamente anche in formato cd, I Botanici conta 11 tracce di cui già svelate “Grandina“, “Cose Superflue“, “Diverso/Uguale“, “Un istante” e il doppio singolo “Stasi/Un posto bellissimo”, brani che mostrano una cifra stilistica tanto varia quanto difficilmente incasellabile sotto un unico genere identificativo.
Questo risultato è frutto di una ricerca corale che punta ad esplorare i diversi approcci dei singoli componenti del gruppo, tutti coinvolti attivamente nella composizione. «L’idea collettiva è di rispettare al massimo la narrazione di chi scrive, di modo da creare qualcosa di autentico» raccontano a proposito dell’approccio alla scrittura e non meno interessante è la gestazione dei testi che «nascono sempre in modo spontaneo da un singolo compomente. Alle volte è la musica stessa ad ispirare, altre volte è il contrario».
Ed è così che nasce un racconto viscerale in cui Gianmarco Ciani, Antonio Del Donno, Gaspare Vitiello e Stefano Titomanlio ripercorrono le esperienze più toccanti – vissute in questi anni di intensa attività sopra e sotto il palco – sino a canalizzarle in un’originale miscellanea che si muove agilmente dal math al post-rock, al jazz, al cantautorato, all’emo sino a correre su traiettorie progressive metal.
Le chitarre restano protagoniste nella complessa tessitura de I Botanici accanto alla solida e potente base ritmica, ma sono massicciamente presenti anche dei layer di sintetizzatori che disegnano paesaggi rarefatti su cui non manca l’inedita incursione di un solo di tromba ad opera di Giovanni Tamburini nel brano “Øens Have”.
Creatività e perfezionismo sono gli assi cardinali, solo apparentemente antitetici, su cui si muove un lavoro prodotto volutamente senza fretta, per la prima volta curato dalla band stessa con Antonio Del Donno accanto ad Alberto “Bebo” Guidetti de Lo Stato Sociale, già produttore dei precedenti lavori in studio. Una nuova fase che da gennaio vedrà finalmente la luce anche sul palco dove I Botanici si sono guadagnati meritatamente la stima di pubblico e colleghi noti della scena nostrana.