Sanremo 2024, Elena Cecchettin critica il cast di Mare Fuori: “Frasi da Baci Perugina. L’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile”
“Le frasi ascoltate su quel palco sono frasi da Baci Perugina“. Con una storia su Instagram Elena Cecchettin critica il monologo sul femminicidio che il cast di Mare Fuori ha portato nella seconda serata del Festival di Sanremo 2024. La sorella di Giulia, la ragazza di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ha condiviso il pensiero della scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli, che aveva criticato anche lei la scelta delle parole utilizzate per parlare di violenza sulle donne. “Sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile contro le donne“. La storia di Elena si chiude con un attacco al pinkwashing: “Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio e 13 sopravvissute se ne fanno poco, sul serio non si poteva fare di meglio?”.
CARLOTTA VAGNOLI: PROMO AL SAPORE DI PINKWAHSING DI MARE FUORI
Il monologo che il cast di Mare Fuori ha portato sul palco dell’Ariston è stato scritto dall’autore Matteo Bussola. “Far scrivere a un uomo un pezzo del genere (partendo dal femminicidio e arrivando a parlare di violenza maschile contro le donne) mi sembra il punto più ridicolo della serata“, ha commentato su Instagram Carlotta Vagnoli. La scrittrice definisce il testo di Bussola “paraculo, sdolcinato, retorico, assolutamente non a fuoco”. Piuttosto, il monologo è un “promo al sapore di pinkwashing di Mare Fuori“.
Secondo Carlotta “non si parla di patriarcato, di cultura dello stupro, di violenza maschile contro le donne, di privilegio, di mascolinità tossica, di sistematicità del fenomeno“. L’attacco è anche sulla frase “la responsabilità è nostra“, perché “in quel contesto potrebbe far sottendere che quella della violenza di genere possa essere anche responsabilità femminile“.