Un racconto della Valle d’Aosta attraverso i suoi prodotti e dei suoi luoghi più belli a “Linea Verde” in onda stamani su Rai 1
Un racconto della Valle d’Aosta attraverso i suoi prodotti, partendo dal presupposto che ogni eccellenza nasce dalla combinazione di tre fattori: territorio, abilità e tradizione. Lo propone il nuovo appuntamento con “Linea Verde”, in onda domenica 11 febbraio alle 12.20 su Rai 1. Sono quattro le Dop aostane: il Jambon de Bosses, il prosciutto che nasce dalle montagne più alte, concepito dai monaci ospitalieri, il lardo di Arnad, il solo che si fregia della denominazione protetta in tutta Europa, frutto dell’abilità dei contadini della bassa valle che da tempo immemore lo stagionano aromatizzandolo con un bouquet segretissimo di erbe di montagna nelle botti quadrate di legno, sua maestà la Fontina, che “sgorga” dagli alpeggi ed è un formaggio a latte crudo che va lavorato a due o tre ore al massimo dalla mungitura e il Fromadzo, prodotto da latte di vacca proveniente da almeno due mungiture.
Il viaggio di Peppone Calabrese, Margherita Granbassi e Livio Beshir parte però dalla salita in vetta al monte Bianco, il tetto d’Europa, con i suoi 4810 metri di altitudine, a bordo della funivia più alta del continente. A metà percorso Peppone scopre anche i vini che si producono a oltre duemila metri mentre Livio e Margherita giungono a toccare il cielo con un dito a punta Helbronner a quasi 3500 metri. Compiuta la discesa Livio va a scoprire gli animali della Valle riuniti in uno stupendo parco dove gli uomini li assistono e stringono, con cervi, stambecchi, camosci e rapaci, una sorta di amicizia. Si fa una sosta a Introd dove c’è l’ultimo artigiano che lavora a mano la “grolla” o coppa dell’amicizia dove si beve “a la ronde” il caffè valdostano: caffè, grappa, scorza di limone e genepì con tanto tanto zucchero. L’abilità dei valdostani nel lavorare il legno ha portato un’artista a ridisegnare i “sabot”, gli zoccoli tradizionali della gente di montagna.
A Brusson si visita quella che è ritenuta la pista di sci di fondo più suggestiva delle Alpi, mentre il viaggio nel gusto si chiude con una zuppa di cipolle e Fontina che è ricetta antica e originalissima.
Se l’amicizia è il filo sentimentale che lega il viaggio, c’è anche un profumo che lo scandisce: è quello delle erbe di montagna. Sono l’ingrediente segreto dei sapori di Valle, una terra antica che conserva intatte le sue tradizioni, il “patois”, la propria lingua, e la musica. La puntata termina con la festa davanti al Priorato di Sant’Orso, il patrono di queste montagne, dove il viaggio si conclude con un’antica danza.