Giovanni Barreca, l’uomo che ha ucciso la moglie, Antonella Salamone, e due figli di 16 e 5 anni ad Altavilla Milicia, nel Palermitano, era ossessionato dalla religione
L’uomo che ha ucciso la moglie, Antonella Salamone, e due figli di 16 e 5 anni ad Altavilla Milicia, nel Palermitano, si chiama Giovanni Barreca. I due si erano sposati nel 2007. Dalle indagini dei carabinieri emerge che l’uomo era ossessionato dalla religione. I militari hanno ascoltato la figlia 17enne, sotto choc, sfuggita alla strage.
I carabinieri della Compagnia di Bagheria e la Procura di Termini Imerese stanno tentando di fare luce sulla dinamica del triplice delitto. Barreca, di professione imbianchino, sarebbe stato ossessionato dalla religione. Ed è proprio quella del fanatismo religioso una delle piste battute dagli investigatori in queste ore. Si cerca di capire quando Barreca abbia messo in atto il suo piano: l’uomo, infatti, potrebbe avere ucciso la moglie, il cui corpo non è ancora stato ritrovato, e i due figli prima di sabato. Da chiarire anche l’eventuale presenza di complici.
IL SINDACO: “SIAMO ATTONITI”
“Un’immane tragedia, consumata stanotte ad Altavilla, ha profondamente scosso la nostra comunità, lasciandoci attoniti. Affidiamo al silenzio e alla preghiera il nostro sgomento”. Lo si legge sulla pagina Facebook del Comune di Altavilla Milicia. Il post è stato condiviso anche dal sindaco di Altavilla, Pino Virga.
Ad Altavilla Milicia sono state annullate tutte le manifestazioni per il Carnevale. La decisione è dell’amministrazione comunale.
SCHIFANI: “DOLORE E SGOMENTO“
“Provo dolore e sgomento, per la tragedia familiare, frutto della follia umana, che ha sconvolto questa mattina Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Penso di interpretare il sentimento di tutti i siciliani che sono rimasti scossi per la tragica scomparsa di Antonella Salamone e i suoi figli. Sono vicino ai parenti delle vittime e a tutta la comunità che sta vivendo un’esperienza terribile. Mi unisco alla preghiera dei familiari. Riposate in pace”. Così in un post Facebook il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.