Online per Sputnik Music Group il primo album degli Allarme, duo marchigiano che con questo disco consolida definitivamente un nuovo percorso musicale
Fuori per Sputnik Music Group il primo album degli Allarme, duo marchigiano che con questo disco consolida definitivamente un nuovo percorso musicale iniziato un anno fa con la pubblicazione del primo singolo prodotto da Claudio Marcozzi. “Estranei” è un disco rock che si fonde con il pop d’autore e il cantautorato, strizzando l’occhio alla new wave e l’industrial. Scherza con l’elettronica, la dance e l’hip hop americano, un vero e proprio contenitore variegato che rappresenta a pieno il progetto.
“Estranei, il nostro primo disco. È già per noi incredibile poterlo scrivere ed essere qui a raccontarlo in qualche riga: potremmo parlare di tempistiche e quindi dei due anni passati a creare ed ultimare il lavoro, ma questo album arriva da molto più lontano, è figlio di quasi vent’anni d’amicizia, vedute comuni, stesse intenzioni ed un unico obiettivo finale. È un piccolo punto d’arrivo, un grande punto di partenza, un qualcosa che non avremmo mai potuto realizzare senza il contributo di Claudio: oltre il lavoro di produzione è stato per noi psicologo, amico, professionista… Un perfetto assistente alla guida che siamo felici di aver coinvolto in questo viaggio. Abbiamo dato vita ad una creatura fieramente e sfacciatamente libera, estroversa ed introspettiva, energica e riflessiva, seguendo come unico canone quello di sfoggiare quanto più possibile le nostre personalità in tutte le loro complessità. Concettualmente l’abbiamo pensato e costruito come un lungo flusso di coscienza, un diario personale dove nelle varie pagine affrontiamo una continua analisi di noi stessi, delle persone che ci circondano e degli eventi che accadono attorno a noi. Abbiamo raccolto i pensieri più scomodi e disparati cercando di capirli fino in fondo e spiegare quella personale sensazione di estraneità ed inadeguatezza, quell’impressione di stare in ogni caso fuori dal contesto. Sotto un altro punto di vista, invece, lo utilizziamo per delineare una sorta di “sentimento del tempo”: “Estranei” cerca, nel suo piccolo, di porre attenzione e fare luce sulle pulsioni della società attuale, volta all’individualismo e schiava del culto dell’individualità; l’obiettivo si focalizza sullo stare a cavallo tra l’essere inclusivi ma al contempo non inclusi all’interno di determinati contesti, sentirsi esclusivi senza essere esclusi da determinate situazioni. Cerchiamo a più non posso di essere sfuggenti, poco coinvolti e per niente collocabili all’interno delle categorizzazioni, ricercando una diversità che vada ad innalzare il valore delle nostre personalità: ci dimostriamo in questo modo scollegati dalle dinamiche e da chi le impone, rischiando però di risultare, appunto, estranei perfino al proprio io se non coincide con la posa/posizione che abbiamo scelto di sostenere.”