Semaglutide potrebbe funzionare anche per dipendenza da droga e alcol


Oltre che nel trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità, il GLP-1 agonista semaglutide potrebbe avere applicazioni più ampie su alcune dipendenze

semaglutide

Oltre che nel trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità, il GLP-1 agonista semaglutide potrebbe avere applicazioni più ampie, alla luce del suo potenziale impatto positivo sui comportamenti di dipendenza, come la riduzione del desiderio di droga e del consumo di alcol emerso negli studi preclinici e nei primi test sull’uomo.

«Alcune ricerche precliniche molto interessanti su roditori e scimmie hanno mostrato che i GLP-1 agonisti riducono non solo il consumo di cibo, ma anche di alcol, nicotina, cocaina e anfetamine» ha dichiarato in un’intervista Kyle Simmons, professore di farmacologia e fisiologia presso l’Oklahoma State University Center for Health Sciences di Tulsa, Oklahoma.

Un team di ricerca dell’Università di Göteborg, in Svezia, guidato da Elisabet Jerlhag Holm, ha lavorato sul GLP-1 e sull’alcol dal 2012 osservando effetti promettenti, e ha pubblicato nel 2023 due studi nei quali semaglutide a basse dosi ha ridotto l’assunzione di alcol nei ratti maschi e femmine.

«Abbiamo dimostrato che semaglutide si lega al nucleo accumbens, un’area del cervello associata alla ricompensa, come anche che il farmaco altera il metabolismo della dopamina quando l’alcol è presente» ha detto Holm.

Forte risposta nell’uomo anche con basse dosi di semaglutide
Sulla scorta dei risultati preclinici, i GLP-1 agonisti sono stati testati in popolazioni di pazienti con dipendenza e sul Journal of Clinical Psychiatry è stata pubblicata di recente la prima evidenza negli esseri umani che semaglutide riduce specificamente i sintomi del disturbo da uso di alcol (AUD, alcohol use disorder).

Per ora sei pazienti (di cui cinque donne, età media 43 anni) hanno ricevuto un trattamento con semaglutide nel corso della terapia farmacologica per la perdita di peso. Tutti e sei sono risultati positivi all’Alcohol Use Disorders Identification Test (AUDIT). Tre pazienti sono stati trattati settimanalmente con semaglutide 0,5 mg, due con 0,25 mg e uno con 1 mg, dosaggi inferiori a quelli approvati per il trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità, e tutti hanno mostrato un miglioramento significativo dei sintomi correlati all’alcol dopo l’inizio del trattamento.

Un punteggio AUDIT > 8 è considerato positivo. Al basale il punteggio medio era pari a 14 ed è sceso in media a 4,5 dopo la terapia con semaglutide, con una diminuzione media di 9,5 punti, statisticamente significativa (P<0,001).

I pazienti sono stati seguiti da poche settimane a quasi nove mesi e tutti hanno avuto una riduzione dei sintomi dell’AUD. Nel follow-up in diversi punti temporali tutti e sei i pazienti avevano punteggi AUDIT coerenti con un consumo di alcol definito “a basso rischio”.

«La risposta è stata molto intensa anche con una dose molto bassa» ha spiegato il primo autore Jesse Richards, direttore della medicina dell’obesità e assistente professore di medicina alla Oklahoma School of Community Medicine di Tulsa. «I dati sono promettenti e sono necessari studi su campioni più ampi».

I nuovi studi chiariranno meglio il ruolo di semaglutide nell’AUD
Simmons sta attualmente conducendo uno studio randomizzato e controllato con placebo per testare ulteriormente l’impatto di semaglutide sull’AUD. Lo studio STAR (Semaglutide Therapy for Alcohol Reduction) è finanziato dalla Hardesty Family Foundation e dall’Oklahoma State University Center for Health Sciences. Uno studio gemello è attualmente in corso anche a Baltimora, finanziato dal National Institute on Drug Abuse.

Nonostante sia una delle principali cause di morte prevenibile in tutto il mondo, al momento vi sono solo tre terapie farmacologiche approvate dalla Fda, il cui utilizzo è peraltro limitato. «Permane una significativa necessità di opzioni nuove e innovative o forse meglio tollerate o con meccanismi diversi per i pazienti» ha osservato Richards. «Gli studi randomizzati e controllati in corso con semaglutide dovrebbero concludersi nei prossimi 1-2 anni e a quel punto avremo una percezione decisamente migliore della sicurezza e dell’efficacia di questo farmaco nell’AUD».

Referenze

Jerlhag E. The therapeutic potential of glucagon-like peptide-1 for persons with addictions based on findings from preclinical and clinical studies. Front Pharmacol. 2023 Mar 30:14:1063033. 
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Aranäs C et al. Semaglutide reduces alcohol intake and relapse-like drinking in male and female rats. EBioMedicine. 2023 Jul:93:104642. 
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Richards JR et al. Significant Decrease in Alcohol Use Disorder Symptoms Secondary to Semaglutide Therapy for Weight Loss: A Case Series. J Clin Psychiatry. 2023 Nov 27;85(1):23m15068. 
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