“Esondazioni” (Overdub Recordings) è il primo album di Esserescoria


Disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “Esondazioni” (Overdub Recordings), il primo album di Esserescoria

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Il debut album “Esondazioni”, composto da 12 brani, riflette su una società scollegata dal senso della vita umana, mettendo in risalto i temi di questo scostamento. Chiunque soffre della malattia ereditaria di crescere in questo mondo, che siano persone di successo o “scorie”, si trova ad essere escluso dalla vita autenticamente umana e, di conseguenza, dalla felicità.

Fondamentalmente, è un disco pessimista, a volte in modo aperto e altre volte in modo più sarcastico, ma non manca di offrire aperture a una speranza di miglioramento. Idealmente, è un album che dovrebbe risvegliare l’individuo a cercare di guarire dai valori e costrutti anti-umani che ha ereditato.

Dal punto di vista musicale, il tono è oscuro ma non malinconico, con ritmi spesso incalzanti. Pur essendo profondo, il disco è abbastanza accessibile, con cantati e melodie che strizzano l’occhio anche al rock che si fa ascoltare con facilità. Si tratta di un lavoro discografico che può funzionare solamente con chitarra acustica e voce, ma i sintetizzatori a volte anche volutamente acidi rendono il sound non cantautoriale.

Spiega l’artista a proposito del disco: “L’anima è come un fiume che si riempie della realtà che ci entra dentro ogni giorno con le sue esperienze, emozioni, ingiustizie e battaglie.

Certe volte si gonfia a tal punto che non si accontenta più del suo letto, ha la necessità di spaccare gli argini della quotidianità per esorcizzare questo flusso di energie.

È da questo bisogno che nasce questo album, un album potente ed elegante, profondo ma incalzante”.

TRACKLIST:

1 – Io ratto tu serpente

2 – Vendi i tuoi gioielli e vai

3 – Lucifero in love

4 – Non sei un carnefice

5 – Sposare l’insonnia

6 – L’ implosione

7 – Vecchie polaroid

8 – Persecutori di manie

9 – Giustizia sarà

10 – Specchi oscuri

11 – Sensazionalismo

12 – La comodità del male