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Linfomi non-Hodgkin: axicabtagene ciloleucel possibile nuova cura

axicabtagene ciloleucel linfoma a grandi cellule

Acute myeloid leukemia (AML) cells in blood flow - closeup view 3d illustration

Tre studi con axicabtagene ciloleucel dimostrano il potenziale di sopravvivenza a lungo termine per i pazienti affetti da diversi sottotipi di linfoma non Hodgkin

Annunciati all’ASH i dati delle analisi di follow-up di tre studi con axicabtagene ciloleucel, i quali dimostrano il potenziale di sopravvivenza a lungo termine per i pazienti affetti da diversi sottotipi di linfoma non Hodgkin recidivante o refrattario (R/R). I dati includevano lo studio ZUMA-1 (Abstract #4864), che dimostrano che i pazienti con linfoma a grandi cellule B (LBCL, large B-cell lymphoma) refrattario che avevano mantenuto una risposta completa (CR) a 12 e 24 mesi dopo il trattamento con axicabtagene ciloleucel hanno sperimentato una sopravvivenza specifica per malattia (DSS, disease-specific survival) stimata di 72 mesi rispettivamente del 94,4% e del 100%. Sono stati inoltre presentati i dati a lungo termine degli studi ZUMA-5 (Abstract no. 4868) e ZUMA-7 (Abstract no. 1761).

“Mentre proseguiamo i follow-up dei pazienti affetti da tipi di linfomi difficili da trattare, stiamo assistendo a un modello di sopravvivenza a lungo termine con un trattamento una tantum con axicabtagene ciloleucel”, ha affermato Frank Neumann, MD, PhD, Senior Vice President, Global Head of Clinical Development presso Kite. “I risultati di questi studi vanno ad aggiungersi al nostro corpo di conoscenze sui benefici e sull’utilità di axicabtagene ciloleucel come trattamento con intento curativo, cambiando il modo in cui questi tumori vengono trattati e fornendo speranza a migliaia di pazienti affetti da linfoma”.

Abstract no. 4864
Curative Potential of Axicabtagene Ciloleucel (Axi-Cel): an Exploratory Long-Term Survival Assessment in Patients with Refractory Large B-Cell Lymphoma from ZUMA
[Potenziale curativo di axicabtagene ciloleucel (axi-cel): una valutazione esplorativa della sopravvivenza a lungo termine in pazienti con linfoma a grandi cellule B refrattario dallo studio clinico ZUMA-1]

Tuttora in corso, ZUMA-1 è uno studio multicentrico di fase 1/2, a singolo braccio, in aperto, che valuta la sicurezza e l’efficacia della terapia cellulare CAR T axicabtagene ciloleucel in pazienti adulti con LBCL refrattario. In questa analisi post-hoc di ZUMA-1, con un follow-up fino a sei anni, la sopravvivenza a lungo termine di cinque anni libera da eventi correlata al linfoma (LREFS, lymphoma-related event-free survival) è stata utilizzata come misura per esplorare il potenziale curativo di axicabtagene ciloleucel. Axicabtagene ciloleucel ha presentato una LREFS a lungo termine in una sostanziale percentuale di pazienti, con un tasso a cinque anni del 34% (57% tra i pazienti che avevano ottenuto una CR). Inoltre, questa analisi esplorativa ha rilevato che, a sei anni, la sopravvivenza globale mediana (OS) è rimasta coerente con le analisi precedenti a 25,8 mesi (IC 95%, 12,8-63,7) e i pazienti che avevano una CR a 12 e 24 mesi avevano una DSS a 72 mesi rispettivamente del 94,4% e del 100%, il che può essere predittivo di un’OS estesa. Tra i pazienti che hanno avuto una risposta completa alla terapia, i principali rischi di morte erano dovuti a ragioni diverse dalla progressione o dagli eventi avversi a 24 mesi dall’infusione.

Abstract no. 4868
Axicabtagene Ciloleucel (Axi-Cel) in Patients with Relapsed/Refractory Indolent Non-Hodgkin Lymphoma: 4-Year Follow-Up from the Phase 2 ZUMA-5 Trial
[Axicabtagene ciloleucel (axi-cel) in pazienti con linfoma non Hodgkin indolente recidivante/refrattario: follow-up di 4 anni dallo studio di fase 2 ZUMA-5]

Tuttora in corso, ZUMA-5 è uno studio internazionale di fase 2, multicentrico, a singolo braccio, in aperto, che valuta 122 pazienti adulti con linfoma non Hodgkin indolente R/R [linfoma follicolare (LF) e linfoma della zona marginale (MZL)]. In questo studio, a un follow-up mediano di 52,5 mesi (range 20,3-69,4; FL: 53,7, MZL: 43,8), il tasso di risposta globale (ORR) è rimasto coerente con le analisi precedenti (tasso ORR 90%, CR 75%) e la durata mediana della risposta (DOR) è stata di 55,5 mesi (IC 95%, 38,6-non stimabile; FL: 55,5, MZL: non raggiunto). Al cut-off dei dati, dopo quattro anni di follow-up, la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) era di 57,3 mesi (IC 95%, 34,9-non stimabile; FL: 57,3, MZL: 46,9) e il tasso di OS a 48 mesi era del 72% (FL: 72%, MZL: 68%). Nell’analisi a quattro anni non si sono verificati nuovi eventi neurologici, casi di ipogammaglobulinemia, citopenie di grado ≥3 o infezioni di grado ≥3 rispetto all’analisi a tre anni.

“Considerati insieme ad altri studi, i risultati che abbiamo osservato nella nostra analisi quadriennale dello studio ZUMA-5 e fino a sei anni di follow-up dello studio ZUMA-1 supportano la durabilità e la sicurezza di axi-cel nei pazienti con linfomi non Hodgkin aggressivi che sono progrediti in seguito a precedenti linee terapeutiche”, ha dichiarato il Dott. Sattva S. Neelapu, The University of Texas MD Anderson Cancer Center. “Siamo incoraggiati da questi dati, in particolare dalla continua e duratura risposta e dalla sopravvivenza a lungo termine in queste popolazioni di pazienti, che parlano del beneficio potenzialmente curativo di questa terapia. Mentre continuiamo il follow-up di questi pazienti, la nostra speranza è che questi trend positivi di sopravvivenza siano mantenuti”.

Abstract no. 1761
Improved Overall Survival With Axicabtagene Ciloleucel vs Standard of Care in Second-Line Large B-Cell Lymphoma Among the Elderly: A Subgroup Analysis of ZUMA-7
[Sopravvivenza complessiva migliorata con axicabtagene ciloleucel rispetto allo standard di cura nel linfoma a grandi cellule B in seconda linea tra gli anziani: un’analisi di sottogruppo di ZUMA-7]

ZUMA-7 è uno studio multicentrico globale di fase 3, randomizzato, in aperto, che valuta la sicurezza e l’efficacia di axicabtagene ciloleucel rispetto allo standard di cura (SOC) [chemio-immunoterapia seguita da terapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali (HDT-ASCT) in pazienti che hanno avuto una risposta] per il trattamento di pazienti adulti con LBCL refrattario o recidivante entro 12 mesi dalla terapia di prima linea. In questa analisi, i ricercatori hanno riportato risultati aggiornati di efficacia e sicurezza provenienti dall’analisi primaria dell’OS tra i pazienti di ZUMA-7 di età ≥65 anni e ≥70 anni. A un follow-up mediano di 46,6 mesi, l’OS è stata prolungata nel braccio axicabtagene ciloleucel rispetto al braccio SOC nei pazienti di età ≥65 anni (HR, 0,691; IC 95%, 0,401-1,190) e per quelli di età ≥70 anni (HR, 0,330; IC 95%, 0,135-0,809). La sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata dallo sperimentatore ha confermato il beneficio di axicabtagene ciloleucel rispetto al SOC in pazienti di età ≥65 anni (HR, 0,406; IC 95%, 0,230‑0,715) e in pazienti di età ≥70 anni (HR, 0,206; IC 95% , 0,078‑0,547). Dall’analisi della sopravvivenza libera da eventi primaria (EFS) per ZUMA-7 non si sono verificati nuovi decessi correlati al trattamento.

  Axi-cel Età 65+ SOC Età 65+ Axi-cel Età 70+ SOC Età 70+
OS mediana (mesi) 43,5 (IC 95%, 20,9-non stimabile [NS]) 19,5 (IC 95%, 12,3-NS) 24,7 (IC 95%, 12,8-NS)

 

11,2 (IC 95%, 6,1-NS)
PFS mediana (mesi) 28,6 (IC 95%, 5,1-NS) 5.0 (IC 95%, 2,8-7,3) 11,4 (IC al 95%, 4,1-NS) 2,7 (IC 95%, 1,7-5,0)

 

“Tradizionalmente, i pazienti più anziani con linfoma a grandi cellule B recidivante/refrattario non sono in grado di accedere ad alcuni trattamenti, a causa di presunte preoccupazioni relative all’aumento della tossicità correlata alla loro età e alle comorbidità”, ha dichiarato la professoressa Marie José Kersten, dell’Amsterdam University Medical Centers. “Tuttavia, ciò che osserviamo con questa analisi di sottogruppo dello studio di riferimento ZUMA-7 è che i dati supportano chiaramente la considerazione di axi-cel anche per i pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivante/refrattario più anziani. Man mano che saranno disponibili più dati, la mia speranza è che i pazienti possano ricevere le terapie che offrono loro le maggiori possibilità di risposta e una sopravvivenza prolungata, a prescindere dall’età”.

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