Con il progetto GAMMA trasporti marittimi più sostenibili


Con il progetto GAMMA si punta a sviluppare e convertire una nave portarinfuse per operare con combustibili a impatto climatico zero ed energia verde

progetto gamma

Il nuovo progetto europeo GAMMA, del valore di 17 milioni di euro, mira a rendere il trasporto e il commercio oceanico più rispettosi dell’ambiente. Aziende e ricercatori europei collaboreranno per sviluppare e convertire una nave portarinfuse per operare con combustibili a impatto climatico zero ed energia verde, riducendo il suo impatto sull’ambiente, riferisce Rina citando il comunicato stampa ufficiale del consorzio del progetto GAMMA.

La nave portarinfuse di TOPIC Fleet, utilizzata come caso di studio nel nuovo progetto europeo GAMMA, può trasportare 60.000 tonnellate di merci attraverso gli oceani del mondo. Il trasporto marittimo di merci richiede grandi quantità di carburante, oggi costituito principalmente da combustibili fossili. Con il progetto di innovazione GAMMA, iniziato nel gennaio 2024, un’ampia gamma di partner sta ora lavorando per cambiare questa situazione.

Oggi, il trasporto marittimo a lunga distanza sostiene l’80-90% di tutto il commercio globale. Pertanto, ci sarà un notevole potenziale di riduzione benefica per il clima nella conversione del trasporto marittimo in combustibili verdi. L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha fissato l’obiettivo per il settore marittimo di ridurre le emissioni di gas serra del settore a circa zero emissioni nette entro il 2050. Il progetto quinquennale GAMMA contribuirà a questo, affermano i rappresentanti della start-up Aurelia, specializzata nella progettazione concettuale di imbarcazioni rispettose del clima.

Verrà installato un innovativo sistema di alimentazione. L’ammoniaca e il metanolo verde saranno usati sulla nave e poi convertiti in idrogeno con tecnologie di cracking e reformer. L’idrogeno sarà purificato e poi convertito in elettricità con una cella a combustibile, che fornirà energia elettrica alla nave e sostituirà così l’uso dei generatori ausiliari alimentati a combustibili fossili.

Oltre a ciò, i partner sono andati oltre, poiché parte dell’energia necessaria per convertirsi all’idrogeno sarà fornita da energia rinnovabile, in questo caso pannelli fotovoltaici, che saranno installati sui coperchi dei boccaporti della nave portarinfuse.

L’Istituto Fraunhofer fornisce la tecnologia di conversione, Amnis Pura la purificazione e la cella a combustibile è fornita da Ballard Power Systems Europe, mentre i pannelli fotovoltaici saranno forniti dall’azienda italiana Solbian.