Il morbillo fa paura, Bassetti: “Epidemia inevitabile”. L’infettivologo genovese indica le persone tra 15 e 30 anni come la fascia più colpita in Italia
“I dati ci dicono che è inevitabile che, prima o poi, arrivi un’epidemia di morbillo. I casi sono in rapida risalita in tutto il mondo. Solo in Europa, lo scorso anno se ne sono registrati 30.000, con 21.000 ospedalizzazioni. L’aumento dei casi è decollato tra fine 2023 e inizio 2024. Gli aumenti più significativi si sono registrati in Austria e Romania”. È l’avvertimento lanciato dal direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, nel corso del punto stampa settimanale sulla sanità in Regione Liguria. “L’aumento è principalmente dovuto alla minor copertura vaccinale, soprattutto durante la pandemia covid- spiega Bassetti- la maggior parte dei casi si è verificata nella fascia d’età tra uno e quattro anni. Ma in Italia, invece, a essere più colpita è stata la fascia tra 15 e 30 anni. Bisogna essere preparati e verificare la possibilità di offrire a queste persone il ciclo vaccinale completo. Il morbillo, infatti, è una malattia grave, molto contagiosa”.
In Italia, illustra Bassetti, “la copertura vaccinale si attesta all’85%, molto lontana dall’immunità di gregge fissata al 95%“. L’infettivologo aggiunge che, nel nostro Paese, “nel 2024 sono stati riportati 27 casi in sette regioni, con un’età media di 35 anni. In tutto lo scorso anno erano stati 43, con il 26% che ha avuto complicanze e il 93% dei casi tra non vaccinati. Consideriamo che una persona può infettare tra 12 e 18 persone non protette. Ecco che diventa fondamentale assicurare il ciclo vaccinale completo e preparasi nella fascia 15-30 anni, dal momento che con la seconda dose vaccinale la copertura dalle complicanze arriva al 99%”.