Una volante della Polizia è stata assaltata da un gruppo di anarchici a Torino. Piantedosi grida al “clima di veleno e sospetto”, frecciata di Meloni a Mattarella
Da una parte c’è una volante della Polizia presa d’assalto a Torino da un folto gruppo di anarchici (radunati sotto la Questura in presidio per chiedere la scarcerazione di un antagonista marocchino fermato), dall’altro c’è la premier Giorgia Meloni che sull’onda di questo episodio – e in coda alle polemiche dei giorni scorsi sulle cariche della Polizia sugli studenti pacifici in corteo a Pisa – che entra a gamba tesa ricordando a tutti che le forze dell’ordine vanno ringraziate ogni giorno, e che è sbagliato parlarne solo negativamente quando si verifica un problema.
Lo ha fatto con le dichiarazioni rilasciate ieri sera al Tg2, di poco successive ai gravi fatti di Torino. Parole con cui di fatto Giorgia Meloni attacca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi aveva stigmatizzato il comportamento del reparto mobile in piazza a Pisa parlando di “fallimento” a proposito dell’utilizzo dei manganelli. La premier ha infatti detto: “Penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra è un gioco che può diventare molto pericoloso”. E ne ha avuto anche per l’opposizione: “Le lezioni sul governo autoritario, da parte di quelli che sparavano con gli idranti sui lavoratori inermi seduti a terra, o che rincorrevano gli italiani da soli in spiaggia con i droni, anche no”.
“LE FORZE DELL’ORDINE RISCHIANO LA VITA OGNI GIORNO, ANDREBBERO RINGRAZIATE”
Sulle forze dell’ordine, la premier Meloni ha detto: “Non si può parlare delle forze dell’ordine solo nel caso in cui qualcosa non funziona. Perchè in tutti gli altri casi in cui ci sono stati 120 agenti di polizia finiti all’ospedale, che sono stati feriti per garantire l’ordine pubblico, per garantire la nostra incolumità e magari con stipendi inadeguati, nessuno ha detto loro grazie. E allora forse è anche il caso di fare questo: dire grazie alle forze dell’ordine per il lavoro prezioso che fanno ogni giorno fermo restando che se poi qualcuno sbaglia si deve intervenire e si deve sanzionare come prevede il nostro ordinamento”.
COSA È SUCCESSO A TORINO
Gli anarchici che poi hanno preso di mira l’auto della Polizia chiedevano che un immigrato marocchino (destinato all’espulsione come da firma dal prefetto di Torino) venisse liberato e volevano impedire il suo trasferimento al Cpr. Il gruppo ha circondato la volante e tentato di aprire le portiere dell’auto, colpendola anche con calci e pugni. Il quotidiano La stampa ha pubblicato il video. Nell’aggressione, un agente è rimasto ferito. Cinque le attiviste anarchiche denunciate per resistenza. Gli antagonisti, circa una trentina, hanno poi improvvisato un breve corteo in centro della città, passando per piazza Castello fino a piazza XVIII Dicembre, con fumogeni e lo striscione “Fuoco alle galere e al Cpr”.
L’uomo che gli anarchici non volevano venisse portato al Cpr e successivamente espulso è un 31enne in Italia dal 2012, per cui è stato firmato il decreto di espulsione a seguito di svariati provvedimenti di condanna ricevuti.
MATTARELLA CHIAMA CAPO POLIZIA E POI PIANTEDOSI: “SOLIDARIETÀ AGLI AGENTI”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poco dopo la notizia dei fatti, ieri sera ha subito chiamato il capo della Polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita a Torino. Ribadendo fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa del Quirinale. E a stretto giro ha sentito anche il ministro dell’interno Matteo Piantedosi.
PIANTEDOSI: “SDEGNATO, C’È CLIMA DI VELENO”
Durissime le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Sono sdegnato per la gravissima aggressione ad un mezzo della Polizia di Stato oggi pomeriggio nel centro di Torino. Questo inaccettabile atto di violenza è sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le Forze dell’ordine e in particolare la Polizia di Stato, a cui va la mia solidarietà e vicinanza”. E ancora: “Come ministro dell’Interno- ha concluso Piantedosi- mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l’onore di lavoratori e servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità personale, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia nel nostro Paese”. Anche Giorgia Meloni, nel commentare l’episodio, aveva polemicamente lanciato una chiamata a esprimere solidarietà agli agenti aggrediti: “Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato le Forze dell’ordine in modo indiscriminato, vogliono anche esprimere solidarietà a questi agenti che stanno facendo il loro lavoro?”.