Dermasensor, un nuovo dispositivo dotato di intelligenza artificiale, potrebbe favorire una diagnosi precoce dei tumori della pelle
Un americano su cinque nel corso della sua vita svilupperà un tumore della pelle, ma può essere difficile distinguere un neo benigno da un tumore durante una visita di routine con il proprio medico di famiglia. Ora un nuovo dispositivo dotato di intelligenza artificiale potrebbe favorire una diagnosi precoce.
Quando un paziente presenta un neo o un’altra macchia sulla pelle, la maggior parte dei medici di famiglia deve affidarsi all’occhio nudo per decidere se si tratta di un caso sospetto di cancro.
L’Fda ha autorizzato la commercializzazione di un dispositivo portatile, il primo nel suo genere, chiamato DermaSensor, che utilizza la luce e un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale per aiutare i medici di base a identificare la presenza di tumori in nei o lesioni sospette nei pazienti di età superiore ai 40 anni.
L’algoritmo AI di DermaSensor è stato sviluppato e addestrato su oltre 20.000 scansioni di circa 4.000 lesioni cutanee benigne e maligne come il melanoma, il carcinoma basocellulare e il carcinoma squamoso, le tre forme più comuni di cancro della pelle.
Lo produce un’azienda privata con sede a Miami.
Negli studi condotti, il dispositivo si è dimostrato efficace nel distinguere tra lesioni benigne e maligne. DermaSensor potrebbe essere utilizzato da un operatore sanitario su una macchia o un neo sospetto per decidere se il paziente può essere monitorato nel tempo o se deve rivolgersi subito a un dermatologo.
Uno studio di supporto che ha coinvolto 108 medici di famiglia americani ha rilevato che l’uso di DermaSensor ha dimezzato il numero di tumori cutanei non diagnosticati, dal 18% al 9%.
Il cancro della pelle viene tipicamente identificato attraverso la dermatoscopia, una procedura in cui un medico esamina la pelle alla ricerca di segni di cancro utilizzando una lente di ingrandimento specializzata o attraverso un esame visivo.
L’autorizzazione dell’Fda si basa su uno studio che ha dimostrato che il dispositivo ha una sensibilità del 96% nel rilevare i tumori della pelle. Secondo l’azienda, un risultato negativo ottenuto con il dispositivo ha il 97% di probabilità di essere benigno.
Come funziona
La punta di DermaSensor riflette e registra attraverso rapidi lampi di luce sul contenuto cellulare e subcellulare della lesione.
La luce viene analizzata dal computer incorporato per fornire informazioni che aiutano i medici a valutare le lesioni cutanee (compresi i melanomi, i carcinomi a cellule squamose e i carcinomi a cellule basali) e a prendere una decisione in merito.
Esaminando la differenza di diffusione della luce, DermaSensor determina se la lesione cutanea è da “approfondire” o da “monitorare”, un risultato immediato.
DermaSensor utilizza la spettroscopia di diffusione elastica (ESS), un processo che valuta il modo in cui i fotoni si diffondono quando vengono riflessi da diverse strutture cellulari. È stato riferito che le lesioni maligne presentano strutture cellulari e sub-cellulari diverse rispetto alle lesioni benigne, che diffondono la luce in modo diverso.
La spettroscopia di diffusione elastica (ESS) è stata validata in oltre 30 pubblicazioni su studi clinici. Molti studi hanno dimostrato che l’ESS fornisce informazioni paragonabili alla valutazione istopatologica nell’analisi della struttura microscopica cellulare.
E Rodriguez-Diaz, et al. Optical spectroscopy as a method for skin cancer risk assessment. Photochem and Photobiol. 2019 Nov;95(6):1441-1445.