Re-Emerging Venezia, Mostra fotografica immersiva e progetto di ricerca sul lockdown e i suoi effetti, resterà aperta fino al 15 marzo
Un percorso fotografico interattivo di tre artiste internazionali – Gaby Wagner, Sophie Fauchier e Val Masferrer-Oliveira, che insieme a due scienziate ambientali e all’Istituto di Ricerca Corila, esplorano il post-pandemia, cogliendo l’essenza di Venezia e della Laguna durante il periodo di lockdown. La mostra offre un’esperienza coinvolgente, incorporando la realtà aumentata e una mappa digitale accompagnata da registrazioni dei rumori del periodo di lockdown. I visitatori vengono trasportati indietro nel tempo per vivere le emozioni e i sentimenti di quel periodo. La splendida location in Piazza San Marco offre una cornice di rilievo alla mostra e funge da confronto con gli spazi vuoti ripresi nelle immagini.
PROGETTO MULTIDISCIPLINARE: Re-Emerging Venezia non è solo una mostra; è un osservatorio scientifico che esplora le connessioni tra l’isolamento umano durante il lockdown e il mutare del paesaggio naturale. Attraverso una combinazione di arte e scienza, il progetto mira a evidenziare i temi dell’adattamento e della resilienza di fronte a circostanze straordinarie. L’obiettivo è documentare e stimolare la consapevolezza degli effetti del lockdown sulla comunità e sulla laguna veneziana, trasmettendo un messaggio di speranza e resilienza.
COSTRUZIONE DELLA MEMORIA COLLETTIVA e CALL TO ACTION: Re-Emerging Venezia è un progetto aperto che incoraggia il pubblico a contribuire attivamente con i propri ricordi digitali del periodo di lockdown a Venezia e in Laguna. Queste testimonianze fotografiche saranno geolocalizzate su una mappa interattiva e conservate online, formando una memoria collettiva di quel periodo. Le tracce si possono caricare in autonomia sul sito www.re-emerging.it in una pagina dedicata.
MOSTRA VIRTUALE ESTESA: La mostra fotografica rimarrà online fino a marzo 2025, offrendo una piattaforma per la riflessione e l’interazione continua.
Re-Emerging Venezia offre una narrazione di speranza e resilienza, invitando il pubblico a rivalutare il proprio rapporto con la natura e la comunità dopo la pandemia.