Fedez pubblica su Instagram una vecchia canzone. Nella storia il verso: “Rivoglio indietro la mia vita”. In molti pensano sia simbolo di questo periodo turbolento
In questi giorni turbolenti, Fedez torna su Instagram e pubblica uno screen di una vecchia canzone. Si tratta di “Sembra semplice”, brano realizzato in coppia con J-Ax per il disco del 2013 “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare”.
Un messaggio che molti hanno identificato come simbolo di questo periodo non troppo facile per il rapper, tra la crisi con Chiara Ferragni e la diatriba con l’ex socio Luis Sal.
Con Federico ci sentiamo perché siamo due persone adulte che si vogliono bene. Non è che da un giorno all’altro chiudiamo i ponti e chi si è visto si è visto È un periodo di crisi- ha spiegato con voce tentennante la Ferragni a Che tempo che fa- ne abbiamo avute anche in passato. Questa è una crisi un po’ piu forte, quindi vediamo, non so”.
IL TESTO DELLA CANZONE
Vita d’artisti: bere birra e sentirsi protagonisti
E passare metà del tempo a far finta di divertirsi
Nascondo gli occhi tristi, come se ci riuscissi
A parlare con se stessi non c’è poi molto da dirsi
I cattivi mi stan sul cazzo, ma i buoni mi fanno schifo
Sono ancora indeciso per chi non fare il tifo
Meglio la bocca cucita o le mani legate
O un fiume di parole che sfocia in un mare di stronzate
Quanti baci falsi, e quante mani che si stringono
Ma in questo ambiente viscido gli amici non esistono
Per quanto può esser bello stare sotto i riflettori
Quelle luci non ti seguono una volta che sei fuori
Musica per bambini col vizio di essere annoiati
È tanto facile stupirli quanto essere ingannati
La musica è riassunta in una maglia con la scritta
“Ancora non capite, vi stanno vendendo l’aria fritta”
Vado alla cassa e chiedo quant’è il prezzo del successo
E a saperlo prima forse avrei già smesso
Non c’è niente da capire, non c’è niente da spartire
Il successo a volte toglie il privilegio di soffrire
“Finisce sempre bene, altrimenti non è finita”
Me l’hanno sempre detto, ma io non ci credo mica
Per quanto il tempo può rimarginare una ferita
Io non sono ancora morto e già rivoglio indietro la mia vita
Non è mai stato semplice per me
Ma a volte tutto torna come se
Ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho
Quello che sembra semplice per te
Diventa complicato come se
Non ci fosse una spiegazione giusta a tutto l’odio che ho (che ho)
Un’occasione da sprecare è quello che voglio per me
Siamo solo noi che ci cambiamo i nomi come i supereroi
E per nascondersi in mezzo agli avvoltoi
Con le maschere da buoni in paesoni travestiti da metropoli
Abbiamo segreti così privati poi confessati a baristi e strippers
Vita d’artisti tra crisi e dischi, tra rischi e dissing, tra whisky e Twitter
Abbiamo critiche sul sito, vai in tele (fai schifo), vai bene (venduto), vai male (fallito)
Il successo non è quando ti dicono “mito”
È quando ti iniziano a odiare che sai d’avere colpito
Abbiamo la paranoia di floppare, qualche sostanza che ci fa calmare
Abbiamo il cellulare spento e un vuoto dentro che solo un applauso ci potrà colmare
E da un inchiostro nero come la paura
Tracciamo queste lettere e il nostro destino
Che tanto scrivere per vendere è peggio della censura
È come mettere un preservativo sulla biro
E quindi senza filtro, come da ragazzino
Senza cognizione di causa e motivo
Ribelle senza pausa, ogni verso un affronto
Solo io e la mia penna contro il resto del mondo
Non è mai stato semplice per me
Ma a volte tutto torna come se
Ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho
Quello che sembra semplice per te
Diventa complicato come se
Non ci fosse una spiegazione giusta a tutto l’odio che ho (che ho)