La scritta “Unica Sionista” comparsa sul muro è probabilmente legata alla decisione del Senato accademico, che, a fine gennaio, respinse una mozione degli studenti
Schizzi di vernice rosso sangue e la scritta nera “Unica sionista”. Sono stati imbrattati nella notte il portone d’ingresso e le mura esterne del palazzo che ospita il rettorato dell’Università di Cagliari e l’antica biblioteca universitaria, in via Università al civico 40. Probabilmente l’azione è legata ai fatti del 31 gennaio, quando il Senato accademico dell’Università sarda respinse una mozione degli studenti che chiedeva all’ateneo di prendere le distanze da Israele dopo i bombardamenti su Gaza, cessando ogni rapporto con le sue università: “La decisione adottata collegialmente dal Senato accademico, organo democratico e luogo deputato per eccellenza per deliberare decisioni che riguardano l’intera comunità- la nota diffusa allora- evidenzia che le Università sono i luoghi del dialogo, del confronto e dello sviluppo della cultura e della conoscenza, improntate al valore di riferimento della pace e del dialogo fra i popoli per raggiungerla”. Quanto deciso “va nella direzione del mantenimento dei rapporti di collaborazione e gli scambi con le Università Israeliane e Palestinesi con la motivazione che queste possono solo contribuire a costruire ponti e ad abbattere i muri, a sostenere il raggiungimento della cessazione delle ostilità e il raggiungimento della pace, con un obiettivo ben oltre il sostegno della ricerca e della attività didattica, attività preminenti del sistema universitario”.