Sono stati pubblicati, alla fine dello scorso anno i dati ufficiali dell’Agenzia Dogane e Monopoli riferiti all’anno 2023: ben 150 miliardi i soldi spesi dagli italiani per il gioco d’azzardo. Vediamo insieme questa analisi legata alla crescita esponenziale del settore gioco e scommesse in Italia.
La crescita esponenziale del settore gioco e scommesse nel nostro paese è realtà: i dati ufficiali dell’Agenzia Dogane e Monopoli, infatti, confermati dalla Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, parlano di 150 miliardi di euro spesi dai nostri connazionali nell’ultimo anno, ben 14 miliardi in più rispetto al 2022. D’altronde, i migliori siti gioco d’azzardo sono sempre più popolari e il gioco d’azzardo online in Italia è in trend positivo dalla pandemia.
Questo fenomeno, inarrestabile, si analizza attraverso due fattori. Il primo è di natura monetaria, con un aumento davvero significativo di fatturato di anno in anno. Il secondo riguarda, invece, il tempo sociale di vita che viene consumato nei vari canali di gioco, sia esso digitale o fisico. C’è stato, infatti, un aumento del tempo “biologico” impiegato per il gioco passando da 90 milioni di giornate lavorative di quattro anni fa a 140 milioni attuali. Se volessimo fare un esempio concreto stiamo parlando di un terzo del tempo che gli italiani trascorrono in vacanza, un numero di giorni davvero impressionante.
L’impatto del gioco, comunque, si può calcolare anche attraverso il tempo che viene utilizzato proprio per fare la giocata. Si è passati dai 5 secondi per avviare la slot e ai due minuti per un gratta e vinci ai pochi secondi per le scommesse online e le ancor più brevi sessioni di roulette digitale. Il tempo, in pratica, si è frazionato, diventando una pausa tra una cosa e un’altra e ha reso il gioco accessibile, rapido, un impegno da poco, cosa da non sottovalutare rispetto al successo di tutto il settore.
In aumento anche il gioco nelle sale fisiche
Un’altra cosa molto interessante è che non solo il gioco digitale è in aumento ma anche quello nelle sale giochi, casinò, ricevitorie: nel 2022, infatti, c’è stato un notevole ritorno alle sale fisiche con un +48,5% rispetto al 2020, anno in cui le restrizioni per il Covid-19 si sono fatte sentire. Dopo il blackout delle sale, quando infatti, si pensava che il boom del gioco online avesse definitivamente affossato il gioco fisico, si è raggiunta, invece, una sorta di sinergia in cui nessuna delle due parti è entrata in concorrenza ma si è arrivati a un effetto cumulativo che ha giovato e non messo in crisi.
Notevole, comunque, l’aumento dei conti di gioco in rete che sono passati da 3,5 milioni a 5 milioni di utenti registrati. Se pensiamo, poi, che una singola persona può avere account sparsi tra i vari operatori si è arrivati a un numero enorme di conti: 17,3 milioni di clienti attivi in tutta Italia, con un aumento di circa 3,6 milioni solo nell’ultimo periodo. Questo significa, quindi, che il giocatore medio, nel nostro paese, ha capito che può sì sfruttare la comodità di giocare ovunque si trovi ma ha anche voglia, quando ne ha voglia appunto, di uscire di casa, passeggiare, arrivare al bingo o in un’agenzia di scommesse, socializzare, bere una cosa, giocare e tornare a casa. Il tutto ragionando sul gioco come divertimento e, di conseguenza, con tutte le forme possibili.