“Guardami” è il secondo singolo di Trentatrè


Fuori il secondo singolo di Trentatrè “Guardami”. La canzone, scritta personalmente dall’artista, rappresenta un intimo dialogo con la sua anima

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Fuori il secondo singolo di Trentatrè “Guardami”. La canzone, scritta personalmente dall’artista, rappresenta un intimo dialogo con la sua anima, un sussurro che emerge come una pendenza ormai viva da tempo.

Il titolo stesso, “Guardami”, è un invito a guardare dentro di sé, un richiamo a riscoprire la vera essenza che risiede in ciascuno di noi.

L’autore descrive il brano come un modo per rivolgersi all’anima, un atto di dare voce a quella parte di sé che spesso trascuriamo nella frenesia quotidiana. Nel confessare di dimenticare a volte di farlo, l’artista sottolinea come, quando si prende il tempo di ascoltarla, l’anima ha il potere di accendere la vita, di guidarlo attraverso il caos esterno.

La traccia invita gli ascoltatori a fare lo stesso viaggio interiore, a ritrovare il contatto con la propria anima. L’autore condivide il desiderio che la canzone possa trasmettere la forza di avvicinarsi a quella parte più autentica di sé, offrendo un messaggio di speranza e consapevolezza. Perché, come sostiene l’artista, è proprio nell’anima che risiede l’amore, il significato delle nostre vite e le risposte a molte delle domande che la mente non può affrontare da sola.

“Fare spazio all’anima dentro di noi è un nostro dovere, lasciare che la sua luce penetri nel nostro essere ci fa evolvere e ricordare chi siamo davvero.”

“Guardami” è ora disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming. Un viaggio musicale unico che invita gli ascoltatori a esplorare la propria interiorità e a connettersi con il potere trasformativo della musica.

Luca Dioli è un ragazzo di 23 anni, alla scoperta di sé stesso. Questo lo porta a saper accettare il proprio buio per poter vivere la realtà con gli occhi più limpidi, e a riconoscere che il mondo è tutto dentro di noi. La musica lo fa vibrare da dentro, ascoltandola, scrivendola e cantandola. Viaggiando per il mondo, prima in Catalunya, poi in Asia ed in Australia, capisce che non può scappare da quello che è, ossia un ragazzo sensibile che non riesce a vivere in superficie questa esistenza e che ha bisogno di entrare nella profondità della vita, nel bene e nel male, ha bisogno di sentire la sua essenza e trasformarla in musica per far gioire la propria anima.
In arte ha scelto il nome Trentatré, un numero che lo accompagna da sempre e che sembra guidarlo e indicargli la via quando si sente perso nella giostra della vita.