A 6 anni Paul Alexander rimase paralizzato dalla testa in giù e fu costretto a ricorrere a un cilindro metallico per la ventilazione artificiale, dove ha vissuto per 72 anni
È morto a 78 anni Paul Alexander, conosciuto in tutto il mondo come ‘l’uomo dal polmone d’acciaio’. Il decesso, come riporta il quotidiano britannico ‘The Sun’, è avvenuto a seguito di un’infezione da Covid e risale a lunedì scorso. L’uomo, dopo aver contratto la poliomielite nel 1952, a soli sei anni di età rimase paralizzato dalla testa in giù e fu costretto a ricorrere a un cilindro metallico per la ventilazione artificiale, vivendo all’interno del macchinario per 72 anni.
Nonostante la sua condizione, era riuscito a frequentare l’università e a diventare avvocato, aprendo uno studio legale. Nell’ultimo periodo, però, Alexander aveva raccontato di vivere in un piccolo monolocale senza finestre e sul sito GoFundMe era stata lanciata anche una petizione per sostenere le sue spese sanitarie: “È stato sfruttato da persone che avrebbero dovuto curare i suoi interessi- si legge nella petizione- Questo furto, unito al costo elevato dell’assistenza sanitaria, ha lasciato a Paul pochi soldi per sopravvivere”. La scorsa settimana, infine, la notizia del suo ricovero d’urgenza in ospedale a causa dell’infezione che gli è risultata fatale.