In rotazione radiofonica “TUTTO OK” il nuovo singolo di Motus feat. Weird Boy prodotto da Joseba Publishing, già disponibile sulle piattaforme digitali
“TUTTO OK” è un brano energico, che trasuda emozioni e ricordi. Il punto focale del pezzo è una relazione instabile, le preoccupazioni, i litigi, i pianti e i sorrisi. Strofe dirette, poche parole e un ritornello da cantare a squarciagola, con vibes che oscillano tra la rabbia e la malinconia. Un racconto nostalgico, con un titolo che invece cerca di trasmettere l’esatto opposto.
Il brano è stato scritto da Mattia Perelli in arte Motus con la produzione di Weird Boy.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Il brano nasce come molti altri, senza un tema ben preciso, perché ritengo che sia il modo migliore per analizzare se stessi dall’interno: non darsi muri. Man mano il racconto è venuto su automaticamente, senza troppi sforzi. La strumentale di Weird era perfetta per un pezzo in costante crescita, dalla calma iniziale all’esplosione nei ritornelli e nel finale, lo rendono a mio parere un pezzo completo. Per il video invece, mi sono totalmente affidato a Gianluca e a Francesca, e ne è venuto fuori un vestito cucito su misura per il pezzo in questione. “TUTTO OK” perché, quando ti chiedono “Come va?” si risponde sempre “Bene”. “TUTTO OK” perché è ciò che ci ripetiamo continuamente in mente quando in realtà le cose iniziano ad andare male. “TUTTO OK” perché sono le uniche parole, a volte, che ci danno la forza di andare avanti e superare gli ostacoli. “TUTTO OK” perché alla fine dei conti, pur con i suoi difetti, va bene così”.
Il videoclip di “TUTTO OK” è caratterizzato da riprese costantemente dinamiche, che, unite al ritmo e al testo del brano, conferiscono allo spettatore la sensazione di inseguire qualcosa. Anche la scelta dei colori non è casuale: il giallo delle spighe, i toni del tramonto e del mare, e il rosa dei palloncini rappresentano la calma, creando un forte contrasto con l’agitazione delle inquadrature. Infine, la presenza della ragazza nel filmato simboleggia la complessità delle relazioni, dei ricordi e delle emozioni che spesso sfuggono dalle nostre mani, ma che dobbiamo continuamente cercare per sentirci vivi.