Ritorno al passato: la seconda reazione selvosa per Wild Italy 8, in onda domenica 17 marzo alle 21.15 in prima visione su Rai 5
A partire dall’inizio degli anni Ottanta, l’attrazione esercitata dalle aree pianeggianti e costiere, e dai loro centri urbani e industriali, se da un lato determinò la pressoché totale distruzione degli ambienti dunali, lungo le coste basse, e dei boschi planiziari, d’altro lato fece emigrare masse di popolazione dalle aree rurali di collina, media e bassa montagna, che progressivamente si spopolarono. Lo racconta Wild Italy 8, in onda domenica 17 marzo alle 21.15 in prima visione su Rai 5.
Grandi complessi minerari e industriali cessarono la loro attività, perché non più competitivi sulla scena internazionale. Ulteriori quote di popolazione abbandonarono così altri insediamenti, ad esempio in Sardegna.
Diminuirono la pressione sui boschi, l’attività venatoria, il pascolo del bestiame, e l’Italia a poco a poco tornò a ripopolarsi di fauna. Questo si associò a una politica attiva di conservazione, attraverso l’istituzione di parchi e di riserve e la reintroduzione di molte specie animali. Una situazione favorevole e ancora attuale, anche se ci sono preoccupanti segnali di erosione dei sistemi ecologici e della biodiversità a livello dei piccoli organismi, come gli insetti impollinatori.