Assormeggi Italia ha inviato richiesta al Segretariato Generale Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Coordinamento del Tavolo tecnico per la mappatura delle coste
L’Associazione ASSORMEGGI ITALIA – Associazione Nazionale per le Imprese della Nautica da Diporto, ha inviato apposita richiesta al Segretariato Generale Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Coordinamento del Tavolo tecnico per la mappatura delle coste, per la riapertura dei lavori. Quanto sopra poiché i dati forniti ed elaborati ad oggi, attengono solo ai beni demaniali marittimi, atteso che non risultano censite e mappate le aree appartenenti al demanio lacuale e fluviale, le quali per espressa disposizione normativa, devono rientrare nel novero dei beni oggetto dei lavori del Tavolo Tecnico.
Dette aree demaniali lacuali e fluviali concorrono ex lege nella determinazione dei dati necessari al fine di stabilire la sussistenza della scarsità.
L’Associazione ha contezza degli sforzi (purtroppo rimasti vani) compiuti dalle Amministrazioni interessate per acquisire tali dati nella loro completezza e serietà; tuttavia si ritiene che almeno le informazioni parziali assunte possono e devono essere valutate nell’ambito dei lavori di acquisizione dei dati relativi alle aree demaniali oggetto della riforma.
I dati acquisiti ad oggi dal Tavolo Tecnico sono sicuramente tali da poter sostenere, senza timore di essere smentiti, che attualmente la risorsa nazionale non è scarsa! Di conseguenza fintanto ci sia la possibilità di rilasciare nuove concessioni sulle aree attualmente libere ad altri e nuovi operatori non si possa argomentare sulla limitazione del mercato.
Assormeggi Italia evidenzia che per quanto attiene l’individuazione delle aree concedibili, si debba tenere in considerazione l’intera linea di costa italiana e non deve essere riferita SOLO al litorale sabbioso, non essendo revocabile in dubbio che anche tratti di scogliera possono essere oggetto di concessioni demaniali e vi possono essere realizzati degli stabilimenti balneari, come accade già in numerose situazioni, ovvero altre aree posso essere sfruttate per finalità turistico-ricreative.