Morte dei due fidanzati Vincenzo Nocerino e Vida Shahvalad a Secondigliano: l’Iran non vuole la salma della studentessa 20enne
Alla base di tutto ci sarebbe un servizio giornalistico trasmesso da una tv iraniana sulla tragedia avvenuta lo scorso 16 marzo a Napoli, quando, in un garage di Secondigliano, sono stati ritrovati i corpi senza vita dei due fidanzati Vincenzo Nocerino e Vida Shahvalad. Nel ricostruire la notizia, la ragazza, studentessa 20enne originaria dell’Iran, sarebbe stata indicata come una “poco di buono” perché si trovava in auto con Nocerino ed era “seminuda”. È bastato questo a bloccare il rientro della salma di Vida nel suo Paese, come vorrebbe invece la famiglia in occasione dei funerali. Un appello al rimpatrio della salma rilanciato anche da Alfredo Nocerino, padre di Vincenzo, che ha incontrato il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, spiegando: “Qualche giornalista iraniano, invece di informarsi bene sui fatti ha pensato bene di evidenziare, con molta malizia, il fatto che i due erano appartati nel garage. Vida era una figlia per me, una ragazza stupenda e la sua memoria non merita di essere denigrata ed infangata. Tra l’altro ho trovato io i due ragazzi ed erano vestiti”.
“Vida – così Borrelli e lo speaker di Radio Marte Gianni Simioli – è stata descritta per ciò che non era, infangandone ingiustamente la memoria. Chiediamo di fermare notizie che sembrano solo frutto di gossip per niente utile a ricostruire la dinamica dei fatti. Questo ha creato notevoli problemi alla famiglia, che vorrebbe solo dedicarsi ai funerali della propria figlia senza ulteriori inutili pettegolezzi”. Borrelli chiederà al ministero degli Esteri italiano un supporto per spiegare alle autorità iraniane l’esatto accaduto e anche la vicepresidente del Parlamento europeo, la dem Pina Picierno, si appella al titolare della Farnesina Antonio Tajani affinché “eserciti un’adeguata azione diplomatica e interloquisca con le autorità iraniane“. Intanto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nel rivolgere “solidarietà” alla famiglia di Vida, ed esprimendo l’augurio che “l’azione diplomatica del nostro Paese aiuti nel rimpatrio”, ha spiegato che il Comune “darà la massima disponibilità ad accogliere la salma a Napoli e darle una degna sepoltura. Vida studiava qui, si era perfettamente inserita nella nostra comunità e noi la consideriamo una cittadina napoletana”.