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“Non dire il tuo nome” è il quarto romanzo di Roberto Pitassi

festa del libro

“Non dire il tuo nome”, il quarto romanzo di Roberto Pitassi, è un giallo dove la leggenda e il mistero trionfano

“Non dire il tuo nome”, ultimo romanzo pubblicato da Roberto Pitassi, è una miscellanea perfetta di due generi letterari: il genere thriller-noir e quello fantasy.

Se del thriller e del noir, “Non dire il tuo nome” prende l’alta tensione e la suspense che si taglia col coltello, del fantasy il romanzo si serve per addentrarsi tra antiche leggende, miti e streghe pericolose. Il tutto è abilmente calato in una dimensione altrettanto stratificata, quella di Poiana del Friuli, che si divide tra un paesaggio prettamente naturalistico dove la potenza della natura trionfa su tutto, e uno più urbano, fatto di fabbriche grigie e palazzi di più recente costruzione. Infine il centro della città, la parte più antica dove il paese fonda le proprie origini e risiedono i nuclei delle secolari superstizioni e delle tetre leggende.

“Non dire il tuo nome” narra della scomparsa di un bambino, il piccolo Luca, una sparizione misteriosa e inaspettata che fa presto a tramutarsi in qualcosa di più losco e greve nel momento in cui, affidate le indagini alla caparbia ispettrice Lucia Guerra, verrà rinvenuto il corpo esanime del fratello minore di Roberto. Roberto, difatti, è un altro personaggio chiave del racconto – forse il protagonista: più grande di tre anni del fratellino sarà lui il primo a mettere in moto le ricerche, pur speranzoso che ci possa essere qualche errore e che il fratello di fatto si sia solo perso, lontano da casa, ma che farà presto ritorno. In fondo, le capacità dell’ispettrice non saranno abbastanza per riuscire a capire fino all’ultimo dubbio ciò che è successo a Luca: questa non sarà un’indagine come tutte le altre.

Ciò che il lettore scopre di Luca Visintini fin dalle prime pagine del racconto è che qualcosa di incontrollabile e superiore gli sia capitato: una strega, infatti, la temutissima Mary Gnot si dimostra la responsabile della sua scomparsa. È così che tra antiche leggende e enigmi da risolvere, Roberto Pitassi attraverso una scrittura magistrale fatta da un lessico semplice e immediato, ricostruisce la storia della scomparsa di Luca e delle leggende che abitano il romanzo. Lo fa con una tale sicurezza che anche il lettore non potrà che trovarsi invischiato nella storia, come se ne facesse parte, a partire da quel patto che fa con sé stesso, abbandonando le realtà oggettive per concedersi completamente alla narrazione.

Un libro che a tutti gli effetti ha la stessa capacità di una pellicola cinematografica di successo, quella di catturare il lettore e non mollarlo più fino a che non avrà voltato l’ultimissima pagina del romanzo

Trama di “Non dire il tuo nome”, Roberto Pitassi (Rossini Editore)
Non dire il tuo nome è un romanzo che appartiene al genere thriller e narra una storia che si dipana tra presente, passato e antiche leggende. Un racconto da leggere per emozionarsi e capire che in fin dei conti si rimane sempre ragazzini.

Estate del 1988, Poiana del Friuli. Luca, bambino di otto anni, si perde in un bosco e viene fatto prigioniero dalla strega Mary Gnot. Suo fratello maggiore Roberto, di undici anni, insieme al suo gruppo di amici, lo cerca vanamente. Dopo alcuni giorni, la polizia rinviene il cadavere di Luca: le indagini vengono affidate all’ispettore Lucia Guerra. Trascorso altro tempo, la strega si manifesta a Roberto e al suo gruppo. Così, gli amici decidono di effettuare delle ricerche e scoprono che, le informazioni su Mary Gnot, risalgono al 1638 e che un’antica maledizione grava sulle loro spalle.

Non dire il tuo nome
Autore: Roberto Pitassi
Editore: Rossini Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 257

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