Nasce SmartEco, progetto che ha l’obiettivo di rivoluzionare il settore della conservazione preventiva e della valorizzazione del patrimonio culturale negli ambienti museali
Grazie al contributo del Ministero delle imprese e del made in Italy, e agli Accordi per l’Innovazione 2023, nasce SmartEco, progetto che ha l’obiettivo di rivoluzionare il settore della conservazione preventiva e della valorizzazione del patrimonio culturale negli ambienti museali, attraverso nuove tecnologie.
SmartEco consolida la storica collaborazione scientifica tra Goppion S.p.A., azienda milanese leader nel settore della progettazione di vetrine museali ad alta tecnologia e il Consiglio nazionale delle ricerche, attraverso l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc), con una nuova sfida.
Conservazione ed esposizione: due ambiti di attività complementari, azioni essenziali per il patrimonio culturale, che necessita di accurate tutele e misure per essere preservato nel tempo e presentato al pubblico nella forma migliore per la sua interpretazione e leggibilità, non solo ai visitatori di oggi ma anche a quelli delle generazioni future.
In questo contesto il progetto di ricerca SmartEco ha il proprio focus nelle attività legate alla conservazione preventiva all’interno degli ambienti museali, attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative.
“Studio di materiali e tecnologie finalizzate al miglioramento della conservazione preventiva e alla valorizzazione del patrimonio culturale in ambienti museali” è l’ambito specifico del percorso comune: SmartEco si concentra sull’analisi di materiali di ultima generazione per creare vetrine museali innovative e sostenibili.
Uno degli elementi chiave di SmartEco è garantire la sicurezza e la conservazione ottimale degli oggetti esposti nei musei. Attraverso lo studio attento delle emissioni dei materiali delle vetrine e degli allestimenti, SmartEco sarà in grado di proporre soluzioni sostenibili che garantiscano un ambiente sicuro per la conservazione e, al contempo per l’esposizione degli oggetti del patrimonio, preservandone l’integrità nel lungo periodo. Inoltre, intende implementare sistemi intelligenti per monitorare e controllare costantemente i parametri essenziali per la conservazione degli oggetti esposti.
L’attenzione di SmartEco non è rivolta esclusivamente alle vetrine e agli oggetti in esposizione. Il progetto si propone di estendere il monitoraggio a tutto lo spazio espositivo, riconoscendo l’importanza di creare un ambiente ottimale per la conservazione del patrimonio nel suo insieme.
Il partenariato
Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), attraverso l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) che coordina il coinvolgimento di altri tre Istituti di ricerca: l’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” (Cnr-Scitec), l’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali (Cnr-Ipcb) e l’Istituto di bioscienze e biorisorse (Cnr-Ibbr).
Goppion, azienda manifatturiera fondata a Milano nel 1952, leader mondiale nella realizzazione di vetrine e installazioni museali per conservare il patrimonio dell’umanità. L’azienda lombarda vanta oltre settant’anni di attività e collaborazioni con i più importanti musei del mondo, dal Louvre al British Museum, al Metropolitan Museum di New York fino al Tokyo National Museum è riconosciuta per l’alto livello di ingegneria specifica per la conservazione dei beni culturali e produce 100% made in Italy.
Il partenariato, che unisce ricerca scientifica di frontiera e industria museale all’avanguardia, si è avviato lo scorso 22 gennaio a Firenze, in occasione del kick-off meeting del progetto nella sede della Manifattura Tabacchi, esempio tangibile di creatività e rigenerazione nonché sede di E-RIHS, l’European Research Infrastructure for Heritage Science, l’hub europeo per la ricerca sui beni culturali coordinato proprio dal Cnr.
“Il progetto SmartEco – afferma Costanza Miliani, direttrice del Cnr-Ispc – rappresenta un esempio innovativo nel settore della gestione museale, combinando tecniche avanzate per lo studio del degrado dei materiali storico-artistici e la qualità dell’aria nelle aree espositive, con l’uso di materiali ecologici per gli allestimenti, in un contesto di collaborazione tra ricerca e industria a favore della conservazione preventiva nell’era della sostenibilità”.
“In un momento in cui la conservazione del patrimonio culturale è più importante che mai – dichiara Patrizia Venturini, General Manager di Goppion S.p.A. – SmartEco si candida a essere un modello virtuoso di innovazione e sostenibilità nel settore museale, promettendo di proteggere e valorizzare il nostro passato per le generazioni future”.