All’interno dello spazio di Blue Gallery a Venezia, prosegue Wort, la personale dell’artista toscano Enrico Bani, fino al 21 aprile 2024
WORT. Già dal titolo, (PAROLA, in tedesco) si intuisce come il linguaggio, la parola, la lettera siano il campo d’azione in cui si inserisce la mostra, un’occasione per mettere in discussione il linguaggio nella sua parte costitutiva, unitaria e segnica: la lettera.
Attraverso una ricerca artistica che si articola in varie fasi, l’obiettivo principale dell’artista è quello di decostruire il linguaggio scritto, riducendo l’efficacia comunicativa della parola al grado 0.
Il risultato di questa scomposizione diventa traccia, memoria di un gesto. Ed è proprio il gesto che conta per Bani, quello “privo di paura” (come ama definirlo lui), un gesto difficile da domare, che nell’ampiezza del suo sviluppo dichiara le sue intenzioni, e che si carica di tutta la potenza che serve all’artista per sovvertire, ribaltare, negare e annullare i canoni linguistici e comunicativi che permeano e scolpiscono la società contemporanea.
Il risultato di questo svuotamento semantico spalanca le porte a quello puramente percettivo e materico, in cui il segno, ora ridotto a pura materia, è libero di affermarsi come emancipato e valido, anche, e soprattutto, in un contesto di pura negazione linguistica.
In questa ottica si inseriscono i lavori pensati per la galleria veneziana, come un monotipo di 9 metri, che nel suo svilupparsi nello spazio lo annulla ma allo stesso tempo lo rende visibile, esistente. Un continuo gioco di contraddizioni, di rapporti di tensione tra materia, segno, e linguaggio.
Il progetto Quadro Zero nasce nel 2019 dall’iniziativa di due creativi, Vincenzo Alessandria e Giulio Buchicchio, rispettivamente designer e fotografo, come strumento di connessione fra artisti emergenti, con l’intento di scoprire e sostenere nuovi talenti. La loro missione prevede l’organizzazione e la curatela di mostre originali, dove le opere, l’immagine coordinata e lo spazio condividono caratteristiche comuni e coerenti.
Il ciclo di mostre pensato per lo spazio Blue Gallery ha l’intento di sondare una nuova possibilità espositiva, attraverso la selezione di artisti italiani ed esteri si pone l’obiettivo di contribuire alla ricerca di nuove metodologie nell’ambito della sperimentazione artistica.