L’icona del jazz Amaro Freitas a Roma a Officina Pasolini


Il mese di marzo a Officina Pasolini si chiude giovedì 28 marzo con un nuovo ConversaConcerto che vedrà protagonista il prodigioso pianista brasiliano Amaro Freitas

amaro freitas

Il mese di marzo a Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca, si chiude giovedì 28 con un nuovo ConversaConcerto che vedrà protagonista il prodigioso pianista brasiliano Amaro Freitas, uno dei più innovativi artisti dei nostri tempi che ha appena pubblicato l’1 marzo il nuovo album ‘Y’Y’, un omaggio alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile.

Dai bassifondi di Recife nel nord-est del Brasile a icona del jazz, Amaro Freitas, ha guadagnato l’attenzione internazionale con il suo approccio unico e sorprendente alla tastiera, creando una musica che è un’esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso orizzonti di fulminanti e elettrizzanti sperimentazioni jazz. Il suo stile pianistico percussivo trae origine dalle sonorità tradizionali del Pernambuco e dai jazzisti che lo hanno influenzato, soprattutto Monk e Corea, la sua ricerca si concentra sul valore spirituale di storie dimenticate, filosofie antiche e figure ispiratrici del Brasile nero. La serata, introdotta da Max De Tomassi, sarà l’occasione ideale per conoscere da vicino questo giovane, straordinario artista, acclamato dalla critica di tutto il mondo.

Amaro Freitas, geniale e raffinato come pochi altri della sua generazione, è il presente brillante del jazz brasiliano e il futuro esplosivo del jazz mondiale. Nasce in un’area ricca di culture e tradizioni che lo hanno segnato profondamente. Il suo approccio persuasivo allo strumento è evidentemente debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião. Con l’uscita dell’album Sankofa la sua fama si è estesa a tutto il mondo attraverso il plauso della critica, che ne ha lodato la complessità ritmico-armonica e la sua capacità di conciliare gli elementi più disparati in un caleidoscopio espressivo del tutto personale.  Una caratteristica questa, che emerge ancor più nella dimensione del solo, che tende a liberarsi delle forme esistenti per spaziare trasversalmente da reminiscenze delle stride jazz di Tatum, all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale, alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage. Per “un approccio alla tastiera così unico da essere sostenente” (Downbeat), Amaro Freitas è ora l’astro nascente del jazz carioca e internazionale. La sua musica è esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso orizzonti di fulminanti sperimentazioni jazz. Il suo approccio fortemente jazzistico è tanto in debito con le tradizioni del Pernambuco quanto con Coltrane, Parker e Monk. Come a ricercare la sintesi ideale tra Dollar Brand/Abdullah Ibrahim e quel Chick Corea che Freitas indica quale suo principale modello e maestro.

Il nuovo album ‘Y’Y’, uscito per la Psychic Hotline Records, vuole essere, come lui stesso precisa: “un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata”. Il musicista ha co-prodotto l’album con Laercio Costa e Vinicius Aquino, con la collaborazione di importanti ospiti della scena jazz moderna come Shabaka Hutchings, Brandee Younger, Jeff Parker, Hamid Drake e Aniel Someillan.

L’ispirazione per questo album è nata da un soggiorno di Amaro a Manaus, situata nel bacino amazzonico, a circa 4.600 chilometri a ovest. La sua esperienza in quella lussureggiante natura selvaggia lo ha portato in un nuovo regno della creazione musicale, radicato nella magia e nelle possibilità, e temperato da un senso di gestione dei doni della terra e da un legame con la comunità indigena Sateré Mawé, con cui Freitas ha sperimentato un sincero scambio di conoscenze.

Con ‘Y’Y, Freitas codifica ulteriormente una sua interpretazione fresca e “decolonizzata” del jazz brasiliano, che potrebbe mandare in frantumi le nozioni preconcette su cosa possa essere il jazz attuale.

AMARO FREITAS ha pubblicato il nuovo album ‘Y’Y’ il 1° Marzo, con la partecipazione di Shabaka Hutchings, Jeff Parker, Brandee Younger e altri.

Ascolta QUI il primo estratto ‘Encantados’, feat. Shabaka Hutchings


‘Y’Y’ è l’omaggio di Amaro Freitas alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile, o come lui stesso precisa: “un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata”. 

Amaro ha co-prodotto l’album con Laercio Costa e Vinicius Aquino, con la collaborazione di importanti ospiti della scena jazz moderna come Shabaka Hutchings, Brandee Younger, Jeff Parker, Hamid Drake e Aniel Someillan.

‘Encantados’, primo estratto e chiusura del disco è un perfetto mix di eredità brasiliana tropicalista e jazz, con la partecipazione di Shabaka Hutchings al flauto, Hamid Drake alla batteria e Aniel Someillan al basso, pensata per evocare “gli spiriti incantati della foresta”.

Info brano: 

https://psychic-hotline.net/releases/yy/
https://psychic-hotline.net/journal/new-album-from-amaro-freitas-yy-out-3-1/


Amaro Freitas – ‘Y’Y’
Disponibile dal 1° Marzo per Psychic Hotline / Secretly Distribution
tracklist:

  1. Mapinguari (Encantado da Mata)
    2. Uiara (Encantada da Água) – Vida e cura
    3. Viva Naná
    4. Dança dos Martelos
    5. Sonho Ancestral
    6. Y’Y
    7. Mar de Cirandeiras
    8. Gloriosa
    9. Encantados

 

Amaro Freitas info: 

amarofreitas.com