Incendio nel reparto di Medicina e Chirurgia dell’ospedale di Ribera: morto un paziente


Tragedia all’ospedale di Ribera, nell’agrigentino: scoppia incendio e muore un paziente. Le fiamme sono divampate all’interno del reparto di Medicina e Chirurgia

ribera incendio

Dramma all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera, in provincia di Agrigento, dove un incendio sviluppatosi nel reparto di Medicina e chirurgia ha provocato la morte di un paziente di nazionalità romena. Gli altri quattro pazienti ricoverati nel reparto sono stati trasferiti in un’altra ala dell’ospedale. Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento di tre squadre dei vigili del fuoco. Carabinieri e polizia hanno avviato gli accertamenti per individuare le cause del rogo.

UGL CHIEDE SICUREZZA

“La notizia della tragedia avvenuta all’interno dell’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera, in provincia di Agrigento, è gravissima. Un paziente in seduta di ossigenoterapia è deceduto innescando un incendio per aver acceso una sigaretta durante una seduta di ossigenoterapia. Un evento che accende nuovamente i riflettori sulla sicurezza all’interno dei nosocomi italiani” commenta Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute. “Un’intera ala del nosocomio agrigentino è stata dichiarata inagibile e le conseguenze avrebbero potuto essere ancor più gravi. L’episodio riaccende l’attenzione sulle condizioni di sicurezza delle strutture ospedaliere. Dopo il drammatico rogo nell’ospedale di Tivoli era stata approvata una risoluzione unitaria, in commissione Affari sociali, Sanità e Lavoro del Senato, che ha impegnato il Governo alla messa a norma del patrimonio sanitario pubblico con particolare attenzione allo stato degli immobili. Troppe strutture ospedaliere non rispondono a criteri di messa in sicurezza per incendi o eventi sismici. Bisogna accelerare le verifiche sull’intero territorio nazionale per l’ammodernamento e la messa in regola dell’edilizia sanitaria così da assicurare la massima sicurezza per operatori sanitari, pazienti e chiunque frequenti gli ospedali”