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Raid israeliani in Siria: il presidente iraniano Raisi infuriato con Israele

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Il presidente iraniano Raisi condanna il raid in Siria: “Da Israele atto disumano”. L’attacco al consolato iraniano a Damasco sarà discusso oggi al Consiglio di sicurezza dell’Onu

Un “atto criminale, disumano e vigliacco” che “non resterà impunito”: questa la reazione del presidente dell’Iran Ebrahim Raisi, che è tornato ad accusare Israele dell’attacco che ieri, intorno alle 17 ora locale, ha raso al suolo l’edificio del consolato iraniano a Damasco, in Siria – adiacente a quello dell’ambasciata – uccidendo sette persone. A puntare il dito contro le autorità di Tel Aviv, sia il governo iraniano che quello siriano. Dai vertici israeliani non è giunta ancora nessuna conferma, ma neanche una smentita, come riporta l’emittente Cnn, che cita Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, secondo cui l’intelligence israeliana riterrebbe che l’obiettivo colpito sia “un edificio militare delle forze Quds” e non “un consolato o un’ambasciata”. Il New York Times invece cita quattro funzionari israeliani rimasti anonimi, che hanno confermato che a sferrare il raid sono state le forze di Israele.

Nell’attacco sono rimasti uccisi due alti ufficiali delle forze Al-Quds, un corpo d’élite delle Guardie rivoluzionare iraniane, tra cui il comandante Mohammad Hadi Haji Rahimi, e il comandante Mohammed Reza Zahedi. Quest’ultimo in particolare è l’esponente militare di più alto profilo ucciso dopo Qassem Soleimani, il generale assassinato a Baghdad in un raid delle forze statunitensi nel 2020. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha accusato Israele, aggiungendo che l’attacco “viola tutte le convenzioni internazionali” e che seguirà una “risposta decisiva”. Anche il gruppo libanese Hezbollah ha garantito azioni. Ferma condanna è giunta anche da Arabia Saudita, Russia, Libano, Iraq, Venezuela e Cuba. Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto che gli Stati Uniti sono al lavoro con i Paesi della regione “per raccogliere maggiori informazioni” e fare luce sull’accaduto, chiarendo di “non avere conferme” sull’origine dell’attacco.

Il tema dell’attacco al consolato iraniano a Damasco sarà nell’agenda dei colloqui bilaterali che si terranno a Parigi quest’oggi, quando all’Eliseo il presidente Emmanuel Macron riceverà il segretario di Stato americano Antony Blinken, una visita già fissata per discutere della guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza. La Russia ha invece chiesto un vertice straordinario al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si terrà a New York oggi alle 15 ora locale. Nessun commento invece è ancora giunto dai vertici dell’Unione europea. Dallo scoppio della guerra in Siria del 2011-2012, Israele ha compiuto decine di attacchi contro il Paese, ritenuto vicino all’Iran e sede di cellule della milizia libanese Hezbollah, a sua volta legata a Teheran. L’ultimo è avvenuto la settimana scorsa nei pressi di Aleppo e ha causato la morte di una quarantina di persone.

FONTE: Agenzia di stampa Dire (www.dire.it).

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