Cristoforo Gorno affronta le grandi avventure collettive in “Cronache di terra e di mare”, in onda da venerdì 5 aprile alle 21.10 su Rai Storia
Le esplorazioni dei navigatori antichi, greci e fenici, i destini dei popoli italici che si ribellarono a Roma, l’ascesa di Genova e delle repubbliche marinare, l’eredità dei Longobardi nella storia italiana, il destino di Manfredi, legato alla fine dei ghibellini in Italia. Dopo aver raccontato singoli personaggi o fatti storici Cristoforo Gorno affronta le grandi avventure collettive in “Cronache di terra e di mare”, in onda da venerdì 5 aprile alle 21.10 su Rai Storia.
In questa serie, a innescare il racconto sono luoghi ricchi di significato, come le città puniche in Sardegna per le navigazioni antiche, il santuario Sannita di Pietrabbondante per i popoli italici, Brescia per i Longobardi, la Genova monumentale per le repubbliche marinare. Nella prima puntata, obiettivo sulle “radici” dell’Italia.
A partire dai resti dell’antico santuario della nazione Sannita a Pietrabbondante, in Molise, Gorno racconta le memorie antichissime dei popoli italici, le loro guerre con Roma, la concessione della cittadinanza romana a tutti gli italici e la nascita di una concezione unitaria della penisola. Paestum con la sua storia prima greca, poi lucana e infine romana, permette uno sguardo sull’arte che ha accompagnato il lungo percorso di formazione di questa Italia delle origini.