Saranno il 28, 29 e 30 novembre le tre giornate di Fiere Zootecniche Internazionali, che faranno ancora di Cremona la capitale della zootecnia internazionale
L’organizzazione dell’edizione 2024 delle Fiere Zootecniche è ormai in piena attività da settimane e già si stanno delineando le novità.
Sullo sfondo i numeri e i contenuti che hanno reso veramente eccezionale l’edizione 2023.
Fiere Zootecniche Internazionali 2023 ha coinvolto con entusiasmo il mondo allevatoriale, quello dei tecnici, degli operatori e anche dei giovani:
Per la partecipazione, con oltre 17mila operatori professionali;
Per il coinvolgimento delle Istituzioni, Ministero dell’Agricoltura, Ministero del Turismo, Ministero delle infrastrutture, della Regione Lombardia con l’assessorato all’Agricoltura e l’assessorato all’Economia e di tutto il mondo associativo e istituzionale territoriale;
Per la presenza di animali con oltre 600 capi provenienti da tutte le regioni italiane e anche esteri, presentati da 150 allevamenti della migliore selezione genetica delle Razze Holstein, Red Holstein, Brown Swiss e Jersey;
Per la partecipazione delle aziende con 200 aziende presenti 400 brand rappresentati;
Per i convegni con 78 eventi, che hanno affrontato tutti i temi più attuali del dibattito zootecnico, confermando il ruolo di Cremona come vero think tank del comparto;
Per la presenza di delegazioni straniere con il coinvolgimento in collaborazione con ICE agenzia, di 300 operatori internazionali in visita alla Manifestazione provenienti da 20 Paesi;
Per la comunicazione, che ha visto 242 uscite sulla stampa e 46 milioni di visualizzazioni online.
“Al di là del valore dei numeri – spiega il direttore di CremonaFiere, Massimo De Bellis – la mostra zootecnica 2023 si è fatta anche portatrice di tutte le nuove tendenze che caratterizzano il settore. Innanzitutto, la partecipazione dei giovani alla zootecnia, partendo dagli studenti delle scuole agrarie, presenti in gran numero e molto attivi nell’ambito del concorso On the way to Cremona, che è giunto alla sua seconda edizione e ha confermato l’importanza della formazione. Molto interessante anche il focus particolare, che è stato dedicato al lavoro femminile in zootecnia con la tavola rotonda “Non è un lavoro da maschi”, che ha proposto l’esperienza di un gruppo di giovanissime allevatrici. Inoltre, la mostra ha confermato il suo primato di centrale formativa con molti momenti dedicati ai professionisti; mentre sul fronte delle tecnologie innovative, sono stati diversi i momenti di grandissima rilevanza, come ad esempio il convegno dedicato alla genetica che ha proposto i contributi delle più importanti realtà a livello internazionale, permettendo ai partecipanti di ricavare una sintesi dei trend più moderni della genetica mondiale in zootecnia”.
Ovviamente, l’edizione 2024 proseguirà il percorso già impostato negli ultimi anni, con il coinvolgimento degli allevatori, delle aziende, degli operatori e delle istituzioni per fornire soluzioni semplici ed efficaci di partecipazione.
“Il nostro obiettivo per il 2024 – chiarisce direttamente il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni – è innanzitutto quello di consolidare le relazioni nazionali e internazionali. Il mondo zootecnico insieme alla fiera mettono a sistema allevatori, aziende, università e enti di ricerca, operatori e mondo della formazione per un percorso di crescita e di contaminazione culturale e tecnica. Allo stesso tempo la fiera serve per realizzare nuove occasioni di affari, ma è anche momento di confronto e di valorizzazione della filiera. L’esposizione si arricchisce anche del nostro ricco calendario tecnico scientifico con il quale ci proponiamo di continuare a fornire contenuti tecnici e stimoli all’innovazione, favorendo una visione matura e lungimirante sul futuro”.