VTTI e IKAV hanno formato un consorzio per acquisire la quota di maggioranza di Terminale GNL Adriatico Srl
VTTI, leader mondiale nello stoccaggio di energia e nello sviluppo di infrastrutture energetiche, e IKAV, gruppo internazionale di asset management con sede in Germania, hanno formato un consorzio per acquisire la quota di maggioranza di Terminale GNL Adriatico Srl, nota anche come Adriatic LNG, che gestisce il sistema di rigassificazione situato a 15 chilometri al largo della costa veneta in Italia.
Il terminale Adriatic LNG ha una capacità tecnica di rigassificazione di 9,6 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno (pari alla metà dell’attuale capacità di importazione di GNL in Italia), fornendo circa il 14% del consumo nazionale di gas naturale del Paese.
Il consorzio garantirà operazioni senza interruzioni e supporto continuo ad Adriatic LNG, per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Italia, il secondo paese consumatore di gas nell’Unione Europea.
Il closing dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2024.
Mizuho Securities ha agito in qualità di consulente finanziario di IKAV. Natixis Partners Iberia funge da advisor finanziario del consorzio. Natixis e Intesa Sanpaolo agiscono come sottoscrittori del finanziamento dell’acquisizione. Herbert Smith Freehills funge da consulente legale del consorzio.
Da oltre 18 anni, VTTI è leader globale nello stoccaggio indipendente di energia e ora sviluppa infrastrutture energetiche critiche necessarie per muoversi verso un futuro a zero emissioni di carbonio.
IKAV è un gruppo internazionale di gestione patrimoniale, con sedi locali in Germania, Lussemburgo, Italia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Francia. Il gruppo è stato fondato nel 2010. Fornisce agli investitori istituzionali soluzioni di investimento che abbracciano un’ampia gamma di asset energetici infrastrutturali.
AGGIORNAMENTO 15 APRILE 2024
Snam ha esercitato il proprio diritto di prelazione di incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic LNG, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo).
Il diritto di prelazione è stato esercitato facendo seguito alla firma dell’accordo da parte di VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società.
Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic LNG sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.
Posto a circa 15 chilometri al largo delle coste venete, il terminale di Adriatic LNG è la maggiore infrastruttura offshore per lo scarico, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) del Paese, con una capacità tecnica annua di rigassificazione pari a 9,6 miliardi di metri cubi, corrispondenti a circa il 14% dell’attuale domanda nazionale di gas.
“Questa operazione rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture del GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese – ha commentato l’Amministratore Delegato Stefano Venier. Siamo lieti di collaborare con VTTI per garantire in continuità la gestione ottimale di Adriatic LNG, un asset fondamentale per il sistema energetico italiano, e per supportarne i progetti di espansione”.
In questo contesto, Snam garantirà una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione italiane, con l’obiettivo di potenziare la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento del sistema energetico nazionale. Ad oggi Snam detiene infatti partecipazioni in tutti i restanti impianti di rigassificazione del GNL attualmente operativi sul territorio italiano: il terminale di Panigaglia, in esercizio dal 1971 vicino La Spezia, la FSRU Toscana di OLT al largo di Livorno, operativa dal 2013, e la FSRU Golar Tundra, in esercizio a Piombino da luglio 2023, per una capacità complessiva di rigassificazione di circa 23 miliardi di metri cubi.
Nell’ambito delle iniziative intraprese a partire dal 2022 per diversificare ulteriormente gli approvvigionamenti di gas del Paese in seguito alla crisi russo-ucraina, Snam ha inoltre acquisito il rigassificatore galleggiante BW Singapore, che entrerà in esercizio di fronte alle coste di Ravenna nei primi mesi del 2025. La capacità complessiva di rigassificazione del Paese salirà così a 28 miliardi di metri cubi, equamente distribuiti tra versante tirrenico e versante adriatico, per un volume complessivo che corrisponde a quello importato via gasdotto dalla Russia nel 2021.