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Bilancio positivo per il progetto ProPla per il recupero del microPET dalle acque

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Il progetto ProPla prosegue, a un anno dall’inizio, l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative per il recupero del microPET dalle acque

Il progetto ProPla, finanziato da Fondazione Cariplo nel quadro del bando 2022 “Economia Circolare: Promuovere ricerca per un futuro sostenibile”, prosegue l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative per il recupero del microPET dalle acque: tra i partecipanti l’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr (Cnr-Irsa).

Il microPET verrà convertito in amminoacidi o altre molecole a valore aggiunto da un ceppo batterico ingegnerizzato con un’attività “mangia-plastica” che potrà inoltre essere introdotto nel microbiota intestinale di larve di mosca. Il gruppo di lavoro dello studio si è recentemente riunito presso l’Università degli Studi dell’Insubria, in occasione dei primi 12 mesi di attività del progetto per confrontarsi sui risultati ottenuti e delineare le future fasi progettuali.

Nel corso degli ultimi mesi, il gruppo di Ingegneria dell’Università dell’Insubria e il Cnr-Irsa si sono focalizzati sullo sviluppo delle basi tecnologiche per il recupero del microPET dalle acque. Un’analisi approfondita della letteratura ha preceduto l’avvio dell’analisi delle microplastiche presenti nelle acque reflue e la valutazione del rilascio di microfibre da tessuti sintetici e naturali durante il lavaggio e l’asciugatura in diverse condizioni. Il gruppo di Biochimica dell’Università dell’Insubria e l’Università di Milano-Bicocca si sono dedicati all’espressione, purificazione e caratterizzazione biochimica degli enzimi in grado di convertire il PET in amminoacidi. Parallelamente, il gruppo di entomologia dell’Università dell’Insubria e dell’Università di Milano ha lavorato sulla standardizzazione dell’allevamento delle larve di mosca soldato nero e ha condotto esperimenti preliminari sulla colonizzazione intestinale dell’insetto da parte di E. coli.

Il gruppo di Ingegneria dell’Università dell’Insubria si è, inoltre, impegnato anche nella raccolta di dati e nell’analisi della letteratura per la preparazione dello schema preliminare del Life Cycle Assessment (LCA), che valuterà l’impatto ambientale degli approcci proposti dal progetto. L’analisi dell’impatto ambientale sarà accompagnata da un Socioeconomic Assessment, che esaminerà la fattibilità economica della conversione del microPET in prodotti a valore aggiunto. A questo scopo, il gruppo di Economia dell’Università dell’Insubria ha effettuato in questi mesi un’analisi del panorama brevettuale delle principali tecnologie relative ai processi di bioconversione enzimatica, microbica e mediata da insetti del PET.

Infine, il Team ProPla si è confrontato con le aziende (tra le quali si è aggiunta recentemente Electrolux) che agiscono da Advisory Board.

Al fine di sensibilizzare la società sui considerevoli vantaggi derivanti dalla transizione a un’economia sostenibile e circolare per le materie plastiche, il progetto ProPla ha implementato un attento programma di comunicazione e divulgazione: le pagine social e il sito web del progetto, la produzione di materiali e l’organizzazione di eventi, conferenze e webinar – mirati a un vasto pubblico – stanno facilitando la comunicazione efficace degli obiettivi del progetto e dello stato delle attività, rendendo comprensibili i benefici dell’approccio multi e interdisciplinare sviluppato da ProPla.

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