Venerdì 19 aprile, alle ore 11 e alle ore 20,30, Le città invisibili di Italo Calvino. Musiche di Gioia Gurioli, Livia Malossi, Alfonso Santimone, Francesco Bigoni, Dimitri Sillato, Andrea Agostini
In occasione dello spettacolo Le città invisibili che vedrà il Collettivo Istantanea sul palco del Comunale venerdì 19 aprile alle ore 11 e alle ore 20,30, la compagnia, in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara, mostra per la prima volta la scenografia al pubblico. L’esposizione, aperta a tutti e gratuita, è visitabile dalle 17 alle 19 di venerdì 19 aprile, al Teatro Comunale di Ferrara (corso Martiri della Libertà 5).
Undici sculture realizzate da Lucia Peruch aka Lu Lupan, artista residente a Mutonia – Mutoid Waste Company di Santarcangelo di Romagna. Le sculture rappresentano le undici città invisibili descritte dal libro di Italo Calvino, costituito da nove capitoli, ma c’è un’ulteriore divisione interna: ognuna delle 55 città è divisa in base a una categoria, in totale undici, dalle “città e la memoria” alle “città nascoste”.
In questo lavoro che fonde diverse forme artistiche, l’impegno creativo di Istantanea si manifesta in un’esplorazione non lineare che rispecchia la complessità strutturale del testo di Calvino.
Durante la mostra le sculture verranno animate attraverso un sistema di trasduttori elettroacustici e microfoni combinati tramite live processing, che ne trasforma le forme fisiche in esperienze sonore. I visitatori saranno invitati a tentativi che chiederanno alla percezione di superare l’ovvio del visibile, nell’avventura del conoscere.
«L’essenziale è invisibile allo sguardo – spiega il collettivo -, ma la volontà di chi vuol vedere, può superare la superficie delle cose, per scoprirne la viva sostanza. Fra guardare e vedere sta la distanza che esiste fra la percezione e la coscienza. Possiamo guardare e non vedere. Allora, di fronte ad un tentativo di armonia, in cui suono, materia e luce s’incontrano e si sfidano, il pubblico è invitato a lasciare i rumori e la fretta del quotidiano, per vedere (quindi) e ascoltare, la visione che viene offerto».
L’opera Le città invisibili nasce in occasione delle celebrazioni per il centesimo anno dalla nascita di Italo Calvino (2023), Istantanea coglie l’opportunità di confrontarsi con un autore che fu spericolato sperimentatore di linguaggi e generi. Nella prosa di Calvino, alla lucidità della descrizione analitica, fanno da costante contrappunto il lirismo e l’ironia, sostanziati da una riflessione profonda e disingannata sul senso ultimo dell’esistenza umana: «Le città invisibili sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili».
In un lavoro che cattura in uno sguardo diverse forme artistiche, le musiche originali, composte ed eseguite dai membri di Istantanea, si intrecciano a coreografie e scenografie visionarie dando vita ad una molteplicità di luoghi, visibili e invisibili, scanditi dalla dialettica tra il mondo del reale e quello dell’ideale.