Malattie mentali: stigma, pregiudizi e sottodiagnosi tengono ancora troppi pazienti lontani dalle strutture di cura che cambiano volto
Depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare, dipendenze da sostanze sono alcune delle principali patologie psichiatriche. In Italia, i cittadini che vivono con disturbi mentali e comportamentali sono oltre 9 milioni.1 Solo circa 777mila sono seguiti dai Dipartimenti di Salute Mentale.2 Stigma e sottodiagnosi tengono ancora troppe persone lontane dalle strutture di cura. Parte così da Milano il progetto nazionale sostenuto da Lundbeck Italia per dare luce e colore ai luoghi della salute mentale del nostro Paese. L’obiettivo è quello di ripensare gli spazi di cura territoriale per renderli più adatti alle attività assistenziali. Il progetto “Coloriamo i luoghi della salute mentale”, che vuole ridisegnare questi spazi per renderli più funzionali e confortevoli, ponendo i pazienti al centro, è realizzato da Lundbeck Italia che – in occasione dei suoi 30 anni di impegno nel nostro Paese – rinnova il suo ruolo di partner della psichiatria, al fianco di medici, pazienti, caregiver e Istituzioni. L’iniziativa di scala nazionale, presentata questa mattina in una conferenza stampa a Milano, percorrerà l’Italia, coinvolgendo altri Centri di Salute Mentale. Il primo è il CPS-4 di Viale Puglie 33 a Milano.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un incremento di circa il 30% dei casi di depressione e ansia in seguito alla pandemia, spesso come disturbi dell’adattamento – spiega Bernardo Dell’Osso, Professore Ordinario di Psichiatria all’Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Fatebenefratelli-Sacco. Una buona parte delle patologie mentali esordisce prima dell’età adulta e può presentare un decorso cronico-recidivante, con necessità di monitoraggio periodico e continuità di cure. Nonostante questi numeri, vi è ancora un forte stigma sociale che impedisce di parlare delle malattie mentali come di vere e proprie patologie, rinunciando così non solo alla possibilità di ricevere interventi terapeutici ma anche al riconoscimento delle manifestazioni iniziali per adottare strategie preventive. Da qui l’importanza dell’assistenza territoriale psichiatrica, che consente di svolgere attività di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, recupero e reinserimento sociale in luoghi vicini alla residenza dei pazienti. Questo progetto, che vuole ridisegnare gli spazi della cura, rappresenta un esempio virtuoso di alleanza fra clinici, pazienti, familiari, pubblico e privato”.
“La salute mentale – aggiunge Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano – è da sempre sottovalutata perché considerata di serie B e non garantita come quella fisica, con gravi discriminazioni legate al reddito. Superare questo pregiudizio e sconfiggere lo stigma deve essere una priorità che ci vede tutti in prima fila nel supportare chi ha bisogno nella sua richiesta di aiuto. Un percorso complesso il cui avvio può essere facilitato se la presa in carico avviene in spazi accoglienti e belli, che facciano sentire le persone a proprio agio. Da qui il senso profondo dell’iniziativa ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale’ che siamo felici prenda il via proprio da Milano, segnando l’inizio di una collaborazione che vogliamo certamente proseguire e rafforzare”.
Gli spazi destinati alla cura delle persone con disturbi mentali si caratterizzano per essere spesso situati in locali esteticamente e funzionalmente poco adeguati.
Per questo, con il progetto “Coloriamo i luoghi della salute mentale”, Lundbeck Italia vuole ridisegnare questi ambienti mettendo al centro la persona, consapevole che i luoghi costituiscono un tassello fondamentale nel percorso di cura e che uno spazio accogliente e funzionale può così supportare maggiormente la persona che c’è dietro la malattia.
L’iniziativa “Coloriamo i luoghi della salute mentale” prevede quindi, sulla base dei bisogni dei centri coinvolti, una ridefinizione degli spazi in linea con i percorsi di cura offerti, includendo piccoli lavori di ristrutturazione, con anche la fornitura di arredi e mobili, e un abbellimento degli spazi grazie all’installazione di opere tratte da “People In Mind”, concorso di arti grafiche promosso da Lundbeck Italia per sensibilizzare la società sul superamento di stigma e pregiudizi attraverso il linguaggio universale e inclusivo dell’arte.
I luoghi incidono fortemente sul percorso di cura, per questo con un approccio scientifico Lundbeck Italia vuole misurare l’impatto del progetto su operatori sanitari e pazienti attraverso un’indagine, condotta prima e dopo la modifica degli spazi. Questo consente di valutare l’effetto complessivo che l’ambiente rinnovato può avere sui pazienti e sul personale della struttura.
“Seguiamo circa 1.100 pazienti – afferma Carlotta Palazzo, Responsabile CPS-4 Viale Puglie 33 – Milano ASST Fatebenefratelli-Sacco. Sono state rinnovate due stanze, la sala d’attesa e l’atelier. Oltre a nuovi arredi e colori delle pareti, in entrambe sono state installate delle opere del concorso ‘People In Mind’, riprodotte digitalmente a parete intera, realizzate da persone che hanno valuto esprimere la loro sensibilità verso il tema della salute mentale e selezionate dal centro stesso. Grazie al restyling, potremo utilizzare la sala riabilitativa non solo per gruppi di terapia e per le riunioni, ma anche per attività espressive, come la scrittura creativa e il cartonaggio, e per realizzare interventi sulla relazione mente-corpo, come quelli di mindfulness. Avere a disposizione una stanza in cui è possibile non solo programmare colloqui di gruppo intorno a un tavolo, ma anche svolgere attività espressive e, spostando gli arredi, esercizi di rilassamento a terra, è stimolante sia per i pazienti che per gli operatori e consente di realizzare interventi più moderni e in linea con la trasformazione delle cure in psichiatria”.
“Avere a disposizione specialisti nella salute mentale vicino a casa e in spazi accoglienti è fondamentale per il percorso di cura – afferma Enrico Frisone, Direttore Socio-Sanitario ASST Fatebenefratelli-Sacco. Il CPS-4 è la rappresentazione di quanto sia importante avere servizi nel cuore del quartiere che offrano luoghi nei quali la persona possa percepire sicurezza e disponibilità, non solo nella manifestazione di un bisogno acuto, ma nella quotidianità. In tutto ciò, l’arte e la bellezza del luogo rappresentano parte del processo di cura e questi spazi ne sono la prova tangibile”.
“Da sempre Lundbeck mette al centro del suo impegno le persone affinché ognuno possa essere al proprio meglio – conclude Tiziana Mele, Amministratore Delegato Lundbeck Italia. Per questo, con il progetto nazionale ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale’ vogliamo ribadire questo impegno e la nostra partnership con le strutture sanitarie ridisegnando gli spazi di cura non solo in termini di layout, ma anche funzionali. Vogliamo essere al fianco dei pazienti, dei loro cari e dei professionisti sanitari, dimostrando che i luoghi sono parte integrante del percorso di cura”.