Nella bozza del decreto fiscale, un sostegno ai redditi bassi con un bonus di 80 euro nella tredicesima. Renzi: “Netta differenza con la misura del mio Governo”
Dopo i risultati delle Regionali in Basilicata, a tenere banco nel dibattito politico è la bozza del decreto legislativo di riforma delle imposte indirette. Tra le misure maggiormente discusse, l’inserimento di 80 euro da erogare unitamente alla tredicesima mensilità. Secondo la bozza circolata nelle ultime ore, il governo prevede che “nelle more dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo per i redditi di lavoro dipendente riferibili alle tredicesime mensilità, per l’anno 2024, la somma a titolo di trattamento integrativo riconosciuta ai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, è incrementata di un importo non superiore a 80 euro da erogare unitamente alla tredicesima mensilità”.
RENZI: “BONUS 80 EURO COME IL MIO GOVERNO? UNA FAKE NEWS”
Misura che non convince chi, in passato, ha fatto del ‘bonus 80 euro’ un vero e proprio cavallo di battaglia e slogan politico. “Oggi i giornali dicono che Meloni fa come Renzi e dà 80 euro prima delle europee – scrive su X il leader di IV Matteo Renzi – . Quanta superficialità, quante Fake News. Il Governo Meloni vorrebbe inserire un mini bonus fino a 80 euro sulle tredicesime per i dipendenti che hanno un reddito basso. Una volta all’anno per pochi. Il Governo Renzi ha garantito 80 euro a dieci milioni di famiglie tutti i mesi per dieci anni. Magari la Meloni facesse come Renzi. È chiara la differenza?”.
DIVISI SUL FISCO, UNITI IN BASILICATA. L’EX PREMIER: “BARDI HA SCELTO NOI E HA VINTO, PD HA SCELTO M5S E HA PERSO”
Divisi sugli 80 euro, uniti dalla vittoria di Vito Bardi, sostenuto anche dal partito dell’ex premier, che si dice soddisfatto per il risultato delle Regionali lucane: “In Basilicata si vince al centro. Vito Bardi ha scelto noi e ha vinto. Il Pd ha scelto il Movimento Cinque Stelle e ha perso. Tutto il resto è noia. Grazie a Mario, Luca e tutti i ragazzi della nostra lista (7%). E ora avanti con gli Stati Uniti d’Europa”.