In un video su Instagram l’influencer e attivista per il turismo accessibile Giulia Lamarca denuncia l’aggressione per la ricerca di un parcheggio
“Se sei disabile stai a casa“. Questa frase se l’è sentita dire Giulia Lamarca, influencer e psicologa torinese. Sui social il suo profilo Instagram ha più di 560.000 follower e come travel blogger disabile e attivista per il turismo accessibile aiuta chi, come lei, ha difficoltà a viaggiare in carrozzina. L’evento ‘spiacevole’ che ha vissuto risale alla settimana scorsa durante il Salone del Mobile di Milano che si svolge tutti gli anni a Rho Fiera. Lamarca, come denunciato da un video, ha dovuto affrontare un’ora e mezza di ricerca del parcheggio, con addetti che continuavano a negarle l’accesso nonostante il tagliandino e la presenza di posti disabili liberi. Sul perché non potesse parcheggiare nel posto disabile visibilmente libero gli è stato risposto: “È chiuso“.
A raccontare tutto è la stessa Lamarca in un video su Instagram. Ecco cosa è successo: “Rho Fiera Milano, cercavo parcheggio da un bel po’ come tutti, con la differenza che cercavo un parcheggio disabili avendo il tagliandino. Per un’ora e mezza ad ogni parcheggio incontrato chiedevamo se ci fossero posti disabili disponibili. Ci rispondevano: ‘I parcheggi sono pieni chiedi al prossimo’ mentre dalla strada si vedevano alcuni parcheggi disabili liberi. Ad un certo punto Andrea (il marito, ndr) scende dalla macchina e chiede spiegazioni indicando i parcheggi disabili vuoti”. Dopo la richiesta di spiegazioni il parcheggiatore sbotta e la insulta: “Sei sei disabile stai a casa. Se sei malata stai a casa“.
L’influencer dice: “Quella che avete visto è solo una parte della reazione e discriminazione subita dall’addetto davanti al parcheggio che non solo non ha voluto farci entrare ma ci ha aggrediti verbalmente. Siamo riusciti a parcheggiare dopo aver insistito con un altro addetto, trovando di nuovo il parcheggio chiuso ma con decine di posti disabili liberi. Trovo grave l’accaduto, sia le frasi ricevute sia il suo comportamento (se fossi stata da sola con mia figlia la situazione sarebbe stata ancora più grave), sia il fatto che una delle fiere più importanti che abbiamo non sia preparata ad accogliere visitatori con disabilità”.
Alla fine sono riusciti a parcheggiare, ma dopo l’accaduto hanno chiamato i Carabinieri, spiega: “Andrea è andato a parlare e chiamare i poliziotti più vicini. Ci hanno detto che l’unica cosa da fare era andare a fare denuncia. Io ero lì per lavoro e dovevo riuscire ad entrare quindi quel giorno non riuscivo ad andare. In più ho contattato alcune persone referenti di parcheggi e ufficio stampa fiera. Ho cercato il dialogo per portare il problema alla luce. Ma come leggete nelle storie non siamo riusciti a capire il perché i parcheggi fossero chiusi. Mi hanno detto che evidentemente questa volta sono stata sfortunata perche funziona sempre tutto bene o erano pieni (ma spesso i posti disabili liberi si vedevano da fuori della strada) A quel punto pubblico il video perché rimane l’unico strumento che ho per divulgare”.
Lamarca conclude: “Chiedo scusa se anche io ho alzato la voce, ma devo essere sincera non tollero proprio più queste frasi. Sono deleterie per me e per la società in cui viviamo. Io posso uscire e voglio uscire e la società deve essere idonea a questo. Sentire queste frasi mi ha davvero fatto arrabbiare e rabbrividire. Ma credo anche che rimanere in silenzio e far finta di nulla non sia educativo per nessuno”.
Anche Fiera Milano replica alla ‘denuncia’ dell’influencer su La Stampa: “Da noi i disabili parcheggiano gratuitamente, non ci sarebbe stato motivo per non farla entrare. Ci risulta che lei si sia recata al parcheggio P3 e che sia stata accompagnata nel parcheggio più vicino, il P2. Dal nostro punto di vista non abbiamo registrato problematiche“.