Corteo del 25 aprile a Milano: scontri tra manifestanti pro Palestina a e Brigata ebraica dopo alcuni momenti di tensione durante il corteo. L’Anpi: “Siamo più di centomila”
I manifestanti pro Palestina e la Brigata ebraica sono venuti in contatto in piazza Duomo dopo alcune scintille in corso Venezia. All’entrata della Brigata in piazza, all’altezza del McDonald’s, ci sono stati alcuni tafferugli con alcuni militanti pro-Palestina, poi controllati dalle forze dell’ordine, che ha fermato per accertamenti due giovani. Ferito lievemente un ragazzo della Brigata ebraica.
PRIMA GLI ATTIMI DI TENSIONE E GLI INSULTI ALLA BRIGATA EBRAICA
Nella prima parte del corteo c’erano stati alcuni attimi di tensione, non sono andati oltre qualche insulto verbale, tra i militanti pro-Palestina e la Brigata Ebraica, al passaggio dello striscione di quest’ultima. Da una parte ‘Fuori Hamas da Gaza‘, dall’altra ‘Assassini‘, le urla sono state parecchie ma fortunatamente, anche grazie a un cordone formato da agenti di polizia con l’aiuto dei City Angels milanesi, il diverbio non è sfociato in violenza.
IL TENTATIVO DI SUPERARE LE TRANSENNE
C’erano poi stati, successivamente, altri momenti di tensione durante il comizio conclusivo del corteo del 25 aprile in piazza Duomo: alcuni militanti pro Palestina hanno infatti cercato di superare le transenne sotto il palco e sono stati fatti arretrare dalla Polizia.
PIÙ DI 100.000 IN PIAZZA, ANPI CONTRO NETANYAHU
Il corteo milanese per il 25 aprile ha superato quest’anno le 100.000 presenze. Lo comunicano gli stessi organizzatori dal palco, dove lo scrittore Antonio Scurati è stato tra i protagonisti ricevendo attestati di stima sia da parte del sindaco Giuseppe Sala sia da parte del presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo.
Pagliarulo ha affondato poi il colpo sul presidente israeliano Benjamin Netanyahu. “È responsabile dello sterminio dei palestinesi e se attacca in forza Rafah può avvenire un massacro di proporzioni inaudite. Cosa aspetta il governo italiano a riconoscere lo stato di Palestina?”, si chiede. Dunque, “sia avviato un negoziato di pace tra Israele e Palestina”.
LE FOTO DAL CORTEO:
DA PRO-PALESTINA CORO CONTRO SALA, SINDACO MILANO: “FASCISMO GRAVE MACCHIA“
Qualche momento di tensione anche nel corso della conclusione del corteo milanese in piazza Duomo. Alcuni attivisti palestinesi hanno infatti contestato il sindaco nel corso del proprio intervento. Qualcuno ha intonato un ‘Sala sionista sei il primo terrorista’. Ad ogni modo, il sindaco ha voluto rimarcare come il fascismo sia stato “fino dall’origine un crimine prima ancora che una sciagura, diventata poi la più grande tragedia vissuta dall’umanità nella sua alleanza con il nazismo. Ma perché una parte del governo non ha mai voluto chiarire questo equivoco di fondo?”, si domanda. D’altronde, “una professione di antifascismo non è così difficile da pronunciare è l’abc della democrazia. Invece sempre e solo silenzio imbarazzato e imbarazzante”.
SCURATI LEGGE DAL PALCO IL MONOLOGO CENSURATO
Lo scrittore Antonio Scurati ha letto il monologo ‘censurato’ in Rai dal palco di piazza Duomo, dove si è concluso il corteo meneghino per celebrare il 25 aprile. Scurati, salito sul palco con un garofano rosso, ha concluso il suo intervento con un abbraccio alla segretaria del Pd Elly Schlein.
SCHLEIN: NON È MAI DIVISIVO, È FESTA IN CUI TUTTI SI POSSONO RICONOSCERE
Alla partenza del corteo, la segretaria del Pd, Elly Schlein aveva dichiarato: “Il 25 aprile non è mai divisivo per definizione perché è la festa della Liberazione, è la festa che ricorda la Resistenza che ci ha liberato dal nazifascismo e ha posto le basi della nostra democrazia per scrivere la nostra Costituzione in cui tutte e tutti si possono e si devono riconoscere”. Poi: “Il Pd è qui per ricordare la Resistenza e quindi non ha mai trovato motivi di divisione su questo. Si cerchino altrove quelli che si dividono per il 25 aprile, sono loro che si sbagliano. Non accetteremo alcun tentativo di riscrivere la nostra storia comune“, ha aggiunto la segretaria Dem.
Fonte: Agenzia di stampa Dire (www.dire.it).