Dall’AORN Santobono Pausilipon e da ricercatori dell’Istituto di cristallografia (Cnr-Ic) innovazione in neurochirurgia pediatrica con stampati 3D e robotica
Un team multidisciplinare composto da clinici, bioingegneri dell’AORN Santobono Pausilipon e da ricercatori dell’Istituto di cristallografia (Cnr-Ic), da 4 anni presenti in azienda, con la collaborazione del Dipartimento di ingegneria elettronica e delle tecnologie dell’informazione dell’Università Federico II di Napoli, ha valutato l’importanza di avere a disposizione modelli anatomici del cranio e dell’encefalo, per effettuare lo studio preoperatorio e la simulazione di interventi mininvasivi di termoablazione laser guidata da Risonanza Magnetica (MRgLITT). A tale scopo, ricercatori del Cnr-Ic hanno realizzato modelli stampati in 3D da utilizzare in neurochirurgia pediatrica per lo studio e il trattamento di lesioni profonde dell’encefalo con tecniche robotiche di termoablazione laser guidata da risonanza magnetica (MRgLITT).
Da diversi anni, presso l’AORN Santobono Pausilipon, sono realizzati interventi all’avanguardia con tecnica di termoablazione laser MRgLITT (MRI-guided laser intersitial thermal therapy) per il trattamento mininvasivo di lesioni cerebrali ( tumori, angiomi cavernosi, lesioni epilettogene) in pazienti pediatrici spesso inoperabili con le metodiche tradizionali eseguiti dall’equipe guidata dal Prof. Giuseppe Cinalli e dal Dr. Giuseppe Mirone.
Tali interventi richiedono inserzioni accurate con tecnica stereotassica delle fibre laser mediante l’ausilio di robot intraoperatori e di sistemi di neuronavigazione.
Per i primi interventi realizzati nel nosocomio napoletano, all’avanguardia in Europa per questi trattamenti chirurgici, era stato realizzato dai bioingegneri del Cnr e dell’Azienda un modello anatomico su cui poter effettuare il planning preoperatorio e simulare , da parte dei neurochirurghi, il corretto inserimento e posizionamento della sonda laser. Questa procedura è stata inoltre utile nella fase di apprendimento e verifica della tecnica da parte degli operatori.
Negli ultimi mesi tali modelli sono stati anche utilizzati per la formazione di specialisti che si avvicinano a questa tecnica chirurgica innovativa ad alto contenuto tecnologico.
In particolare, da casi reali, sono stati realizzati 5 modelli in reverse engineering da immagini TAC ed MRN stampati in 3D utilizzati per la formazione di medici specialisti al “2024 Consensus Conference and 6th Refresher Course of the European Society for Pediatric Neurosurgery (ESPN)” ed al “2024 IFNE- JSNE- GLEN- NESI-CSNE Hands-on Workshop on Cerebral, Ventricular and Skull Neuroendoscopy” tenutisi a gennaio e febbraio 2024 rispettivamente a Lione ed a Napoli.
Durante tali incontri è stato effettuato anche uno studio sull’accettabilità da parte del personale medico in formazione dell’utilizzo dei modelli personalizzati stampati in 3D, anche allo scopo di acquisire spunti per future attività di ricerca clinica applicata.
“L’utilizzo di modelli anatomici realizzati in reverse engineering e stampa 3D si sta dimostrando una tecnica estremamente utile sia per la pianificazione di interventi chirurgici ad alta complessità sia per l’addestramento degli operatori sanitari” dice Fabrizio Clemente Responsabile della URT del Cnr-Ic presso dell’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, “I sanitari che hanno utilizzato modelli personalizzati stampati in 3D nelle diverse discipline in cui siamo intervenuti, hanno evidenziato un miglioramento nella sicurezza degli interventi sia in termini di ottimizzazione dei trattamenti chirurgici che di riduzione delle complicanze post operatorie”.