Presentato Napuland, un videogioco in fase di sviluppo “per denunciare e sensibilizzare i giovani verso certe tematiche di convivenza civile”
Sconfiggere parcheggiatori abusivi, dribblare il degrado, mettere ko incivili e cialtroni, schivare i motorini. Questo l’obiettivo del protagonista di Napuland, videogioco in fase di sviluppo, ambientato a Napoli e creato da Giuseppe Tattoli. Il game, spiega Tattoli, “punta proprio a denunciare e sensibilizzare i giovani verso certe tematiche di convivenza civile. Credo che, veicolare messaggi positivi ai giovanissimi, contribuisca a costruire una società migliore per tutti. Purtroppo, molti ragazzi e ragazze di oggi, sono totalmente abbandonati in contesti profondamente ignoranti e seguono esempi davvero beceri”.
LE ENTITÀ MALEFICHE: I LUTAM. LA SPECIE SUB-UMANA: I CUOZZI. E AMELIA…
Napuland, una bellissima città ricca di storia, arte e cultura, baciata dal sole e accarezzata dal mare, piena di colori e bellezze naturali di ogni tipo, è la casa di un popolo caloroso, allegro e fantasioso che ama la vita, l’amore e la poesia: i napulandesi. L’idillio dei napulandesi viene brutalmente distrutto da alcune entità malefiche, i Lutam che, invidiose della bellezza paradisiaca della città e della gioia dei suoi cittadini, decidono di degradare la città possedendo e trasformando gli abitanti in esseri arroganti, ignoranti, violenti e presuntuosi, dando così vita a una nuova specie sub-umana: i Cuozzi. A Napuland quindi coesistono due realtà opposte e ben distinte: i napulandesi, che amano la propria città e vorrebbero godersi la sua arte e bellezza in un clima di profonda pace e armonia, e i cuozzi, posseduti dai Lutam, che hanno il solo scopo di umiliare il popolo e oltraggiare la dignità di Napuland. I Lutam, che si nutrono del dolore dei napulandesi per infliggere loro maggiore sofferenza, rapiscono Pulcinella, il simbolo in maschera di Napuland, e lo rinchiudono in una cella segreta del castello dell’Ovis. Con questo ennesimo attacco allo spirito dei napulandesi, i Lutam hanno messo in ginocchio la città e, infiltrandosi in gran parte del tessuto sociale e politico, ricoprono ormai anche ruoli di potere. La disperazione dei napulandesi è così grande che tocca il cuore di Amelia, una vecchia fattucchiera che vive in cima al Vesuvio e decide di intervenire per rendere giustizia al popolo buono di Napuland.
NAPUEL: IL SUPEREORE IN TUTA AZZURRA
Con un incantesimo Amelia racchiude tutte le preghiere e le speranze del popolo napulandese in un corno portafortuna e, dopo aver invocato le forze benefiche del dio Vesuvius, getta il corno nel cratere del vulcano il quale, dopo un tumultuoso risveglio, partorisce dalla lava il giustiziere di Napuland: Napuel, l’El di Napuland. Napuel è un’entità divina creata dall’unione tra la coscienza del popolo napulandese e la potenza vitale del vulcano Vesuvius. Il supereroe in tuta azzurra dovrà vincere diverse sfide per contrastare le forze oscure dei Lutam, liberare Pulcinella e riportare Napuland al suo splendore originario. “Ci auguriamo che, anche grazie a questo gioco, i giovanissimi possano comprendere davvero quali siano i veri mostri da combattere e sconfiggere che sono la criminalità, l’inciviltà, l’abusivismo e la prepotenza diffuse. Noi – le parole del deputato di Av a cui il gioco è stato mostrato in anteprima – lavoriamo per una Napoli in cui queste realtà negative siano state debellate”.