“L’avversario” racconta Paolo Maldini. Stanotte su Rai 3 Marco Tardelli ripercorre la carriera e la vita del grande calciatore italiano del Milan
Domenica 28 aprile, in seconda serata alle 23.15 su Rai3, torna “L’Avversario”, un format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me e condotto da Marco Tardelli, con una puntata dedicata a Paolo Maldini, per ripercorrere la sua carriera attraverso una prospettiva nuova: il racconto dei suoi più acerrimi avversari, siano essi persone in carne ed ossa o demoni interiori.
In questa seconda stagione, alla vigilia del campionato Uefa Euro 2024, Marco Tardelli sarà narratore di quattro storie legate a grandi nomi del calcio che in occasione dei campionati europei si sono ritrovati ad affrontare i loro più grandi avversari: dopo Gigi Riva è il turno di Paolo Maldini, e a seguire ci saranno Bruno Giordano e Luciano Spalletti.
Si parte dal racconto del primo grande avversario di Paolo Maldini: il mito di suo padre Cesare, anche lui bandiera del Milan e capitano della Nazionale. Da ragazzino Paolo ha dovuto scontrarsi con i pregiudizi di chi credeva che avesse avuto il posto nelle giovanili del Milan non per il suo talento ma perché figlio di suo padre. Dopo l’esordio da titolare a soli 16 anni nel 1985 tuttavia fu chiaro a tutti che sarebbe stato uno dei più importanti difensori della sua generazione.
Il Milan, squadra della quale diventa capitano nel 1997, ottiene risultati senza precedenti, ben oltre quelli che aveva raggiunto con Cesare: è il Milan degli “invincibili”, quello dei sette scudetti e dei trionfi in Europa con cinque trofei tra Coppe dei Campioni e Champions League. A quel punto Paolo non sarà più considerato solo perchè ” il figlio di Cesare” e sarà Cesare a diventare “il padre di Paolo”, anche quando nel 1997 dirigerà la Nazionale di cui suo figlio è capitano.
Ma i più grandi avversari di Paolo Maldini nella sua immensa carriera sono stati i calci di rigore: quelli del Mondiale 1994 sfumato all’ultimo, quelli che hanno eliminato l’Italia ai quarti di finale contro la Francia nel 1998, quello sbagliato contro l’Olanda agli Europei del 2000 e anche quelli della finale di Champions League persa nel 2005 contro il Liverpool.
Tra gli intervistati ci sarà Alessandro Costacurta, legato al Milan sin dai tempi delle giovanili, come Maldini. Furono loro la mitica difesa dei rossoneri dei tempi d’oro, i leggendari quattro Paolo Maldini, Alessandro Costacurta , Franco Baresi e Mauro Tassotti. Quest’ultimo, pur avendo esordito nella Lazio nel 1978, si trasferisce al Milan nel 1980 dove resterà fino alla fine della sua carriera nel 1997, condividendo con Maldini l’esperienza della Nazionale fino al 1994.
Giuseppe Bergomi invece è campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982. Nella sua lunga carriera da difensore dell’Inter è stato uno dei grandi avversari di Maldini, ma è stato anche suo compagno in maglia azzurra Europei del 1988, ai Mondiali del 1990 e ai Mondiali del 1998, è uno dei grandi avversari di Maldini all’Inter.
Dino Zoff è stato una pietra angolare della Nazionale italiana dal 1968, anno in cui vinse il campionato europeo, al 1982 quando contribuì al trionfo dell’Italia ai Mondiali di Spagna. È stato CT della Nazionale italiana dal 1998 al 2000, anno in cui con Paolo Maldini capitano l’Italia sfiorò il suo secondo titolo europeo.
Marco Tardelli, campione del mondo del 1982, cinque volte campione d’Italia con la Juventus e vincitore di tutte e tre le principali competizioni UEFA, nonché ex allenatore, nella seconda edizione di “L’Avversario” torna a raccontarci il mondo sportivo che lui ben conosce attraverso un punto di vista inedito, in cui la fragilità e la sensibilità sono al centro della narrazione, più di una prestazione fisica da record o di una vittoria consegnata agli annali.
“L’Avversario”, una produzione Rai Cultura e Stand by me, è condotto da Marco Tardelli. Prodotto da Simona Ercolani. A cura di Riccardo Chiattelli. Capoprogetto: Andrea Felici. Scritto da Giulia Soi. Delegati Rai: Mario Sagna e Serena Valeri; Produttore esecutivo Stand by me: Simona Meli. Regia di Daniele Babbo.