L’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza non sarebbe associata allo sviluppo di autismo o disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini
L’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza non sarebbe associata allo sviluppo di autismo o disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini. E’ quanto evidenzia un ampio studio di coorte nazionale svedese pubblicato su JAMA.
I modelli, senza un confronto con controllo, dei fratelli hanno mostrato rischi leggermente più elevati di diagnosi di sviluppo di problematiche neurologiche all’età di 10 anni nei bambini esposti a paracetamolo (HR 1,05, IC 95% 1,02-1,08 per l’autismo; HR 1,07, IC 95% 1,05-1,10 per ADHD; e HR 1,05, 95% CI 1,00-1,10 per disabilità intellettiva), secondo Brian Lee, della Dornsife School of Public Health della Drexel University di Filadelfia, e colleghi.
Tuttavia, le analisi di coppie di fratelli (quindi con controllo) sull’uso costante rispetto al non uso di paracetamolo, non hanno rivelato associazioni (HR 0,98, IC 95% 0,93-1,04 per l’autismo; HR 0,98, IC 95% 0,94-1,02 per l’ADHD; e HR 1,01, IC 95% 0,92 -1.10 per disabilità intellettiva).
Inoltre, non è stato riscontrato alcun modello dose-risposta nelle analisi di controllo dei fratelli con diagnosi di problematiche nello sviluppo neurologico per un uso giornaliero basso, medio e alto di paracetamolo rispetto a nessun uso di paracetamolo. Ad esempio, gli HR per l’autismo erano rispettivamente 0,85, 0,96 e 0,88.
“Pensiamo che tutte le nostre analisi insieme indichino che esistono prove sostanziali che la correlazione tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e il rischio di disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini non sia probabilmente dovuta a una relazione causale tra i due”, ha affermato la coautrice Renee Gardner del Karolinska Institute di Stoccolma.
Negli ultimi anni, ci sono state una serie di cause legali che sostengono che l’assunzione di paracetamolo in gravidanza abbia causato l’autismo o l’ADHD nei bambini. Tuttavia, a dicembre, il giudice che si occupa del contenzioso consolidato per illeciti civili di massa ha vietato ai testimoni esperti di testimoniare in una udienza poiché non hanno adeguatamente supportato queste affermazioni con prove.
Tuttavia, alcuni studi più piccoli avevano trovato legami tra l’uso del paracetamolo in gravidanza e l’autismo o l’ADHD e, nel 2021, una dichiarazione di consenso che metteva in guardia contro l’uso del paracetamolo in gravidanza è stata pubblicata su Nature Reviews Endocrinology, sebbene molti medici pensassero che l’affermazione inviasse un messaggio errato.
Gardner ha affermato che “c’è stata una forte risposta a tale affermazione, comprese una serie di lettere pubblicate sullo stesso giornale che contestano le conclusioni e sottolineano che tali ‘inviti all’azione’ corrono il rischio di aumentare l’ansia e il senso di colpa tra le donne incinte”.
Gli autori del presente studio hanno concluso che le loro analisi di controllo dei fratelli suggeriscono che “le associazioni osservate nei modelli senza controllo dei fratelli potrebbero essere attribuibili a fattori confondenti”.
Lee spera che la ricerca sia generalmente rassicurante per le mamme in attesa.
Pamela Berens, ginecologa presso la McGovern Medical School dell’UTHealth Houston che non è stata coinvolta nello studio, ha dichiarato che non vuole che le sue pazienti “soffrano inutilmente” a causa di vecchie ricerche che collegano il paracetamolo all’autismo, che aveva reso diffidenti alcune delle sue pazienti. Berens ha affermato che l’ampia dimensione della coorte dello studio è degna di nota.
I ricercatori hanno analizzato quasi 2,5 milioni di bambini nati in Svezia dal 1995 al 2019 e seguiti fino al 2021 (follow up mediano 13,4 anni); 185.909 sono stati esposti al paracetamolo durante la gravidanza. I bambini venivano esclusi se mancavano informazioni sull’età, la residenza, l’istruzione o il reddito del genitore naturale. L’esposizione al paracetamolo è stata raccolta in modo prospettico da medici e ostetriche a partire dalla prima visita prenatale, integrata dal registro medico delle nascite e da un registro delle prescrizioni di farmaci.
In totale, al 7,62% dei bambini è stata diagnosticata almeno una condizione dello sviluppo neurologico: 2,76% con autismo, 5,9% con ADHD e 0,99% con disabilità intellettiva.
Senza il controllo eseguito grazie ai fratelli, i rischi grezzi assoluti all’età di 10 anni per le diagnosi di sviluppo neurologico erano leggermente più alti per i soggetti esposti al paracetamolo rispetto a quelli non esposti (1,53% vs 1,33% per l’autismo; 2,87% vs 2,46% per l’ADHD; e 0,82% vs 0,70% per disabilità intellettiva). Nelle analisi di controllo tra fratelli, tuttavia, le differenze di rischio assoluto erano trascurabili.
I ricercatori hanno notato che il paracetamolo presentava, per i disturbi dello sviluppo, rischi simili ad aspirina, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), oppioidi e farmaci antiemicrania. Nelle analisi sui fratelli, l’aspirina era in realtà inversamente associata ai disturbi dello sviluppo neurologico, una scoperta che il team intende indagare, anche se ipotizzano che ciò sia dovuto al fatto che l’aspirina viene utilizzata per le donne a rischio di preeclampsia.
Lo studio presentava diverse limitazioni, tra cui il fatto che le diagnosi non erano convalidate, che il tracciamento dell’esposizione attraverso i dati prenatali più la prescrizione poteva omettere alcuni dati sul dosaggio e che le persone probabilmente utilizzavano paracetamolo per motivi che non richiedono cure mediche ospedaliere o ambulatoriali, come mal di testa, che non sarebbero stati considerati nelle analisi.
In conclusione, l’uso di paracetamolo durante la gravidanza non è stato associato al rischio di autismo, ADHD o disabilità intellettiva nei bambini nell’analisi di controllo dei fratelli.
Viktor H Ahlqvist et al., Acetaminophen Use During Pregnancy and Children’s Risk of Autism, ADHD, and Intellectual Disability JAMA. 2024 Apr 9;331(14):1205-1214.